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Italia Oggi

Fare cultura, soavemente … La vita di Carlotta Pasqua, presidente dell’Agivi e responsabile pr di Pasqua vigneti e cantine... Trasmettere l’amore per il vino è la mia missione La priorità in azienda? Il lavoro di squadra, anche a distanza… Trasferire l’amore per il vino alle persone, raccontandone la cultura e la storia, insieme al lavoro di squadra” è la mission di Carlotta Pasqua, neopresidente dell’Agivi (Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani) e responsabile delle relazioni esterne di Pasqua vigneti e cantine di Verona. Un percorso, quello di Pasqua, che comincia con gli studi in relazioni pubbliche e marketing a Milano, all’Accademia di comunicazione tra il 1999 e il 2000, passa attraverso un’esperienza nell’agenzia Chiappe Bellodi, per approdare poi, a cavallo tra il 2002 e il 2003, in Pasqua vigneti e cantine di Verona, nell’ambito delle relazioni esterne. Il presidente della Agivi rappresenta infatti la terza generazione all’interno dell’azienda vinicola della famiglia Pasqua, fondata negli anni 20 dal nonno e dai prozii, che dalla Puglia a Verona hanno cominciato a commercializzare vini, diventando poi produttori grazie all’acquisto di terreni. Con la seconda generazione, l’impresa si è consolidata specializzandosi in vini di pregio come l’Amarone, il Ripasso Valpolicella e il Soave. Dal 2000, Pasqua vigneti e cantine ha differenziato due marchi:
Pasqua e Cecilia Beretta, “la nostra azienda agricola che rappresenta il brand destinato all’horeca o all’home trade all’estero con una produzione limitata. Abbiamo anche una proprietà nel Salento, in Manduria, dove produciamo il Primitivo e il Fiano. Nel corso degli anni siamo rimasti un’impresa familiare ma ci siamo internazionalizzati, perché esportiamo i nostri prodotti in più di 50 paesi. Partiamo dal territorio ma siamo sempre stati convinti cli dover lavorare anche nel campo dell’innovazione e della creatività”, racconta Pasqua, che oggi si occupa delle relazioni esterne dell’azienda sia in Italia sia all’estero. Nel frattempo l’imprenditrice ha approfondito i suoi studi conseguendo il diploma di sommelier e il master in wine business al Mib di Trieste nel 2006. E intanto si iscrive ad Agivi, “perché nel mio percorso di studi ho imparato a lavorare molto in squadra ed è ciò che mi dà più stimoli”. Arriva così l’opportunità di essere vicepresidente dell’associazione nel triennio 2007-2010, e poi di prendere il posto del past president Enrico Drei Donà, diventando la prima donna eletta alla presidenza di Agivi. L’associazione, nata nel 1989, ha come obiettivo “formare i giovani imprenditori, essere una palestra di vita e di esperienze dove poter crescere assieme ad altri giovani che condividono la stessa passione per il vino, l’impresa, il territorio e la cultura legati a questo mondo”, dice Pasqua. “Vogliamo essere uniti per portare avanti le tematiche e le istanze del nostro mondo imprenditoriale”. Tra le attività organizzate da Agivi ci sono per esempio corsi di aggiornamento e formazione, educational che promuovano la conoscenza di realtà enologiche di diversi paesi, forum e convegni dedicati a tematiche di attualità, oltre ai fondamentali momenti di incontro, come l’assemblea nazionale in cui si riuniscono i 130 soci provenienti da tutta Italia. Entrambi i ruoli appassionano moltissimo Pasqua. Per quanto riguarda l’azienda di famiglia, “il bello è trasferire l’amore per il vino alle persone, raccontarne la cultura e la storia, che significa anche raccontare il nostro territorio”. Nell’associazione, invece, l’aspetto più affascinante è “aver formato un team di persone, di giovani motivati e dinamici, con cui condivido lo stesso background. Amo il confronto e il dialogo che si instaura, oltre alla crescita a livello professionale, perché equivale a gestire un’altra impresa. La sfida è, pur essendo lontani, continuare a lavorare insieme, coordinare persone distanti tra loro”, sottolinea. Ma la sfida più grande è quella che la presidente di Agivi affronta come mamma di una bimba di 9 mesi, cui dedica la maggior parte del tempo libero dal lavoro. Quando può però Pasqua ama “andare in montagna a sciare e in barca a vela”, racconta l’imprenditrice, che non si fa mancare le letture, soprattutto legate alla letteratura indiana, per esempio Il paese delle maree di Amitav Ghosh. Un altro amore è poi quello per la cucina, mentre tra i vini rossi della sua azienda quello che preferisce è Picaie. Per il look sul lavoro Pasqua ama indossare gli abiti, “quelli Diane Von Furstenberg, o Ralph Lauren; nel tempo libero porto i jeans e scarpe comode, come le Tod’s, mentre per un’occasione importante indosso i sandali Caovilla”. Nella sua borsa di Prada, grande e capiente, c’è l’iPad e il BlackBerry, ma non mancano mai un taccuino e la sua Montblanc.

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