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Italia Oggi

Wine center va in classe A … Inaugurata in Valdobbiadene struttura da 2 mln certificata Sacert...
Edificio autosufficiente dà energia alla cantina ... E’ il primo wine center italiano ad alto risparmio energetico, tanto da aver ottenuto la classe energetica A dal Sacert, l’ente certificatore del settore. Lo spazio, inaugurato domenica scorsa presso la cantina Vai d’Oca di Valdobbiadene e che è costato circa 2 milioni di euro, ha tutte le caratteristiche per diventare un modello per il comparto vitivinicolo. Tutto è stato pensato, infatti, per ridurre l’impatto ambientale e per limitare al minimo il consumo energetico, con una serie di accorgimenti d’avanguardia. La scelta ambientale è stata voluta fortemente dai vertici della cooperativa (600 soci, un fatturato 2010 di 29,5 mm, +12%). Dice il direttore generale, Aldo Franchi: “Val d’Oca ha pensato di abbinare il progetto per la realizzazione di questo wine center a un concorso d’idee rivolto a studenti delle facoltà di architettura e neolaureati non ancora iscritti all’albo. Una scelta che ha voluto incoraggiare la creatività e il dinamismo delle nuove generazioni. Dal confronto dei lavori è venuta fuori l’idea giusta ben rappresentata dai tre giovanissimi architetti”. I lavori della struttura, affiancata alla cantina cooperativa, sono iniziati nel 2008. Dice Rodrigo Masiero, uno dei tre giovani architetti, assieme a Devis Busato (insieme a lui nello studio CafèArchitettura di Abano Terme) e a Matteo Pellizzari: “La struttura ha due punti di forza: il primo riguarda gli impianti tecnologici adottati per il risparmio energetico; il secondo concerne i materiali usati nella costruzione. Il wine center”, continua Masiero, “utilizza una pompa di calore geotermica reversibile, un impianto di riscaldamento e raffreddamento a pavimento, un’unità esterna Vrf un’unità di trattamento aria, un impianto fotovoltaico a guaina in silicio amorfo, che permette la totale autosufficienza della struttura e contribuisce all’utilizzo cli energia della vicina cantina, mentre la controfacciata è ventilata in alluminio forato. Quanto ai materiali, le ampie vetrate sono basso emissive riflettenti, mentre l’involucro dell’edificio è a bassa trasmittanza (0,22 W/mqK). Gli impianti di illuminazione sono a led rgb, a bassissimo consumo. Le superfici interne sono infine pavimentate con plastica riciclata”. Ora i tre architetti, che in questi anni hanno ottenuto varie commesse in Italia e all’estero, con progetti a basso impatto ambientale, non nascondono l’interesse per progetti similari, su cui il loro know how è all’avanguardia.

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