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Italia Oggi

Internet premia il vino Moscato ... Nuove tendenze sul mercato americano... È un po’ zuccherato, non molto costoso e ormai di tendenza. Negli Stati Uniti il Moscato della California sta raccogliendo un successo insperato. Le vendite di questo vino, spesso accompagnato al dessert, sono raddoppiate tra il 2009 e il 2010. Se le sue quote di mercato sono nettamente più basse di quelle dello Chardonnay e del Cabernet Sauvignon, i negozianti sono comunque entusiasti: le fatturazioni di Moscato bianco della casa vinicola Barefoot sono salite di 3,3 milioni di dollari (2,3 mln euro) nel 2008 per arrivare a 31 milioni di dollari (22 mln euro) l’anno scorso. E le vendite di Sutter Home sono aumentate di due volte a 37 milioni di dollari. Il Moscato è diventato di moda grazie alla famosa generazione Internet, sempre pronta all’innovazione, compresa quella enologica. Secondo gli specialisti americani, il 30% dei clienti ha un’età compresa fra 18 e 30 anni e il 50% ha meno di 45 anni. Al di là del prezzo contenuto del vino, questo boom sarebbe dovuto al gusto degli americani per i vini zuccherati e alla modesta cultura dei bevitori neofiti. Appassionati di zapping, essi non sarebbero fedeli né a un tipo di bevanda alcolica né a un’unica marca. Come se non bastasse, al Moscato si fa riferimento perfino nei testi di musica rap. Ci si può domandare, tuttavia, se gli appassionati di vino dolce non bevano alcol durante i pasti. Probabilmente la generazione Internet è rimasta fedele all’acqua minerale o alle bibite. Il Moscato dolce, quello, non andrà giù a pranzo o cena neppure ai più giovani.

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