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Italia Oggi

Il vino italiano ha inebriato i giapponesi. È andato oltre le aspettative, il successo di Italian Wine Week a Tokyo, l’evento di promozione organizzato da Enoteca Italiana di Siena. Un successo decretato dalla presenza di oltre 4 mila partecipanti tra stampa di settore, importatori, distributori e sommelier da tutto il Giappone. Alla promozione hanno presa parte 15 Consorzi, enti e oltre 190 etichette, sono stati organizzati 24 eventi, e Italian Wine Week diventerà un appuntamento fisso in Giappone.

Anche i vini dei colli orientali avranno una maggior tutela negli Usa. Non sarà solo il Prosecco a beneficiare della tutela garantita dall’accordo bilaterale tra Ue e Stati Uniti ma anche altre importanti denominazioni italiane saranno d’ora in poi tutelate con maggiore rigore. Per quello che riguarda il Friuli-Venezia Giulia, nell’elenco dei vini tutelati sono state inserite, fra le Dop anche la “Colli Orientali del Friuli - Schiopettino di Prepotto” e la “Colli Orientali del Friuli Picolit - Cialla”.

Continua il momento d’oro per le bollicine italiane, in particolare grazie alle esportazioni. “Le vendite all’estero hanno avuto un balzo in avanti del 18%”, commento Giampietro Comolli dell’Osservatorio economico sui vini spumanti (Ovse). Nel 2011 si stima di avvicinarsi molto a 400 milioni cli bottiglie prodotte e di queste, 152 milioni per il mercato italiano. “All’estero vanno circa 248 milioni di bottiglie di cui il 99,5% di “metodo italiano” Asti e Prosecco”, Bene anche i vini frizzanti, segmento che “rappresenta la. chiave per entrare nei nuovi mercati. Nel 2011 sono circa 800 milioni le bottiglie di vini frizzanti prodotte in Italia, 500 milioni esportate” Sul mercato interno crescita per spumanti e frizzanti a marchio Dep (+7%.).

“Con un giro d’affari annuo stimabileattorno ai 13,5 miliardi di euro, a cui si aggiungo, 2miliardi di indotto, il vino è in assoluto il segmento più redditizio dell’agroalimentare made in Italy”. Lo ha affermato a Rimini il presidente della Cia Giuseppe Politi, in occasione del V Forum nazionale del vino. Ma non sono tutte rose. “Bisogna intervenire sull’iniqua distribuzione dei guadagni nella filiera, sul costante calo dei consumi interni, sulla tipologia delle esportazioni, consistenti in volume, ma costituite nella maggior parte da vino sfuso”. Nel primi sei mesi del 2011 sì è avuto un incremento del 34% delle esportazioni dello sfuso contro un +16% generale del vino e questo incide sul valore dell’export.

Anche per la grappa il mercato asiatico è una ricca opportunità. Negli ultimi due anni la distilleria Nardini, di Bassano del Grappa è cresciuta del 12- 15% in India con la popolazione che ha cominciato a dimostrare una progressiva apertura che nei confronti dì quello che fino a poco tempo fa era considerato un tabù. Per questo con la società di consulenza GC&P di Asolo (Tv) ha messo a punto un programma di sviluppo, inserimento e consolidamento del mercato indiano.

Singapore sempre più frontiera il vino in Asia. “Con una crescita media annuale del 5%e un consumo pro capite di 2,1 litri raddoppiato negli ultimi dieci anni, Singapore è oggi la piazza che si attesta tra le più nevralgiche per il vino italiano”. Così Giancarlo Voglino, managing director di Iem, all’inaugurazione del Simply Italian Mia tour. “Attualmente l7talia, pur terza tra gli importatori, detiene solo il 3,48% del mercato singaporiano dominato dalla Francia (67,36%) e dall Australia (12,44%)”.

Un nuovo vino per valorizzare il territorio della Maremma, Si chiama Alborense, è un Morellino di Scansano Docg, ma è anche e soprattutto un progetto che mette insieme soggetti pubblici e privati. Alborense è prodotto a Rispescio, all’interno dell’azienda agricola regionale di Alberese, è fatto con Sangiovese (85%), è messo in commercio dal consorzio “Le Chiantigiane, l’azienda di Tavarnelle (Fi) presente anche a Madonnino di Braccagni (Gr). Il nuovo vino è piaciuto moltissimo ai cinesi che ne hanno già ordinato 20 mila bottiglie.

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