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Italia Oggi

Il vino resta un’incognita. Fa bene o no? Effetti benefici, ma anche problemi salutistici. Il vino sembra essere alle prese con una doppia identità. Da ami parte ci sono ricerche che lo paragonano ad una sorta di panacea contro tutto, o quasi. Dall’altra i medici che frenano
sull’uso e parlano di legami con alcuni tumori. Partiamo dagli aspetti positivi. L’ultima scoperta dice che il vino può prevenire la carie. Lo sostiene una indagine nata dalla collaborazione tra Cantine Due Palme di Cellino San Marco e le Università Aldo Moro di Bari e La Sapienza di Roma. Uno recente studio dell’Harvard School of Public Health di Boston ha evidenziato come il vino rosso riduce del 40% il rischio di sviluppare il Parkinson mentre per le donne l’effetto c’è solo in concomitanza al consumo di frutti di bosco. Per l’università del Texas il vino rosso può controllare l’insulina e quindi il diabete anche se con azione limitata, mentre per l’Inran e la fondazione Mach il vino impedisce la diffusione di grassi degenerati nel sangue dopo i pasti. Inoltre la Purdue University (Usa) sostiene che il piceatannolo, derivato del resveratrolo, impedisce la formazione di cellule grasse e quindi non fa ingrassare. Da tempo, poi, si afferma che il vino fa bene al cuore e previene l’ictus oltre ad aumentare il desiderio sessuale negli uomini e in particolare nelle donne. Mai medici frenano. I ricercatori dell’istituto Mario Negri, dell’Università Milano Bicocca e dell’Università di Heidelberg affermano che bere vino è deleterio per le donne. Anche soltanto un bicchiere al giorno aumenta del 5% il rischio di essere colpite da tumore al seno. Inoltre l’Oms ha stimato che in Italia il consumo di vino e alcolici è causa dell’8% dei decessi per incidenti, cirrosi epatica e tumori. Secondo Umberto Veronesi, oncologo, “bere, ma non a digiuno, un calice divino o un bicchiere di birra è una buona abitudine”. Ma la parola d’ordine è “moderazione, evitare il bere in maniera compulsiva fino all’ubriacatura”. Molto dipende dall’età e dal sesso e le “bevande alcoliche sono sconsigliate sotto i 15 anni ed è bene limitarsi a un bicchiere giornaliero fra i 16e i 20 anni e sopra i 65. Per gli adulti il limite massimo sono tre calici al giorno (meglio due) e per le donne si scende a due (meglio uno)”

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