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Italia Oggi

La pioniera dei vigneti ... È considerata una delle produttrici di vino più innovative. La passione per la vendemmia? Una questione di famiglia ... La vita di Arianna Occhipinti, imprenditrice enologa, titolare dell'omonima azienda agricola ... Recentemente il New York Times l’ha segnalata al mondo intero come una delle produttrici di vino siciliane più innovative e sorprendenti. Tra le cinque che meritano di essere seguite per l’innovazione e la qualità che stanno apportando nel processo produttivo. Un riconoscimento che non capita certo tutti i giorni e che l’ha ripagata di tanta fatica fatta fino ad oggi. Per di più in un mercato, quello americano, dove la sua presenza cresce in modo esponenziale. Arianna Occhipinti, dinamica e indipendente trentenne nata a Marsala ma trapiantatasi a Vittoria, provincia di Ragusa, guida l’omonima azienda agricola composta di 18 ettari di vigneti e 12 ettari di uliveti secolari, capaci di produrre circa 90 mila bottiglie. Terreni amati e curati con la massima attenzione e il rispetto per l’ambiente, dai quali ricava alcuni dei vini neri siciliani più innovativi e puri. “Occuparmi di vini e dei vigneti è sempre stata una mia passione”, ricorda la Occhipinti in un intervallo della vendemmia in corso. Vendemmia, per sua stessa ammissione molto positiva. In famiglia vi erano altri produttori, lo zio in particolare, che quando la nipote ha 16 anni inizia a portarla con sé al Vinitaly a Verona. “In un primo momento era un’occasione per conoscere l’Italia e saltare la scuola”, racconta candidamente. “Poi l’interesse per questo mondo, i progressi e lo stretto rapporto con la natura hanno fatto si che divenisse la mia professione”. E così è stato. Si trasferisce a Milano e si iscrive all’università, dove nel 2004 ottiene la laurea in viticoltura ed enologia. Titolo che ottiene passando però molto tempo anche in Sicilia, dove mette mano a un podere di un ettaro che coltiva e cura con passione. La sua attività si caratterizza subito per una scelta netta. “Credo che un’agricoltura sostenibile, che utilizzi delle pratiche alternative, sia possibile. E quanto faccio occupandomi e curando viti che hanno anche 50 anni di età. La particolare configurazione del territorio e il clima rendono necessarie cure speciali durante l’inverno. Su tutte l’arte di potare la vigna in modo rispettoso della sua natura”, sottolinea. Così è stato per la sua grande innovazione, il Frappato, vino di grande successo e corpo, nato da un’uva particolare che cresce principalmente nel territorio intorno a Vittoria. La sfida, come detto, è mantenere la produzione esportandola in diversi mercati. Paradossalmente, i vini di Occhipinti sono molto più conosciuti e venduti all’estero (il 70% della produzione va in 22 paesi, tra cui Usa, Giappone, Canada e Australia sono i più penetrati). Il rimanente 30% in Italia. La sua è comunque una scelta di vita forte. Vivere immersa nella natura non le fa perdere il contatto con il mondo e con i coetanei. “Mi piace viaggiare, lo faccio spesso per lavoro. New York è unica, nel suo ambiente mi sento sempre a mio agio e chiamata a proporre qualcosa di nuovo”. Da donna indipendente e manager innovativo qual è cura in modo molto puntuale anche l’immagine e la comunicazione. “I new media e i social network, sui quali sono presente e sempre attiva, costituiscono un’opportunità non solo per farsi conoscere ma anche per captare tendenze e gusti di una clientela sofisticata che vive il vino come una componente del suo modo di vivere”, aggiunge. Nella sua struttura operano sei persone e, per sua scelta, anche alcuni stagisti. “Credo che l’amore per il vino e la sua produzione debbano nascere sul campo e perfezionarsi sui banchi universitari. Questa è un’esperienza che ho avuto la fortuna di vivere e che ora mi piace offrire ai giovani che si avvicinano a questo settore con grande entusiasmo”.

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