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Il mentore del buon vino ... Sono partito dalla p.a. Poi a Bordeaux una bottiglia speciale mi ha illuminato. Ora mi occupo solo di questo ... La vita e le passioni di Helmuth Kòcher, presidente del Merano Wine Festival ... Fino ai 30 anni il vino neanche lo beveva, preferiva la birra. Poi, dopo un viaggio a Bordeaux, culla di uno dei vini più famosi del mondo, il colpo di fulmine che lo ha portato in 22 anni di lavoro e passione a inventare la manifestazione enologica che ha fatto di Merano un punto di riferimento per i produttori ed estimatori del vino di altissima qualità.
Helmuth Kòcher, meranese di nascita, fondatore del Merano Wine Festival, ha iniziato la sua carriera nella pubblica amministrazione e il suo obiettivo era diventare un manager pubblico. Dopo la maturità di perito aziendale è entrato con la qualifica di direttore nell’ufficio assistenza, attività
sociali e medicina scolastica del Comune di Merano e successivamente ha diretto l’ufficio personale e organizzazione. Ha completato la sua formazione con una laurea in Scienze politiche, media e storia contemporanea all’Università di Innsbruck e ha frequentato a Zurigo presso la Gsba Business Scool diversi corsi di specializzazione in economia internazionale. Nel 1989, la svolta che gli ha cambiato la vita. Dopo il viaggio rivelazione nella capitale mondiale del vino si è innamorato dei vini francesi. Da quel momento ha deciso di dedicarsi all’organizzazione di degustazioni di vini nei ristoranti più quotati dell’Alto Adige, diventando un punto di riferimento nel settore enogastronomico. “Nel 1992 insieme a due amici, accomunati dalla medesima passione, ho fondato
il GourmetClub Alto Adige e organizzato il primo Merano Wine Festival, unica, allora, manifestazione in Italia a offrire al pubblico solo produttori vitivinicoli selezionati sulla base dell’alto livello dei loro prodotti”, ricorda Kocher che dal 2000 è diventato a tempo pieno a amministratore unico della società organizzatrice dell’evento, Gourmet’s International, e presidente del festival. La formula innovativa dell’evento, con i vignaioli presenti ai banchi d’assaggio, fece nascere il dialogo fra produttori e visitatori e diede spazio allo scambio di opinioni in merito ai vini in degustazione. Il successo della prima edizione superò ogni aspettativa. L’iniziale impegno su pochi e modesti mezzi di comunicazione portò oltre 1.000 appassionati italiani ed esteri. Numerosi sono gli eventi organizzati in questi anni da Gourmet’s International in tutto il mondo. Nel 2012 l’EuroTour ha fatto tappa in due importanti città europee, Vienna e Monaco, presentando gruppi di selezionati produttori del Merano Wine F’estival. “L’Italia conta il maggior numero di imbottigliatori di vino, oltre 100 mila. Noi al Festival ne selezioniamo oltre 300 di cui 120 provenienti dai principali Paesi vocati alla sua produzione. Quest’anno ci sarà anche la Georgia dove, secondo gli archeologi, hanno iniziato a vinificare 6 mila anni fa. Perché il vino è in primis storia e cultura”. Merano Wine Festival è il frutto ogni anno di un lavoro di 9 commissioni d’assaggio che selezionano i migliori vini di aziende vitivinicole da Italia, Bulgaria, Germania, Francia, Croazia, Nuova Zelanda, Austria, Slovenia, Spagna, Sudafrica e Stati Uniti, insieme alle migliori produzioni di oltre 100 maestri artigiani. Ma il Festival è anche molte altre cose:
bio&dynamica, sul vino biologico e biodinamico; Culinaria, la rassegna di Artigiani del Gusto; BeerPassion, per la birra artigianale; GourmetArena, un momento di confronto
per importanti chef. Kòcher ha deciso dopo 22 anni di esperienza e ricerca che è venuto il momento di diffonderla e ha fondato quest’anno la sua European Gourmet Academy con tre primi corsi
di formazione riservati a operatori e manager enogastronomici.