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Cibo e vino crescono sul web ... L’e-commerce comincia a diventare un canale interessante per portare l’enogastronomia made in Italy nel mondo, grazie anche all’impulso che deriverà da Expo 2015. Un segnale di questo trend sono i risultati ottenuti da eBay.it: per gli alimentari si è registrato un aumento delle vendite del 17% nel 2014, con un valore medio d’acquisto pari a 31 euro, e per quest’anno ci si attende un’ulteriore crescita. La piattaforma, inoltre, si sta muovendo per investire in questo settore promettente, azzerando le commissioni sul prezzo degli articoli venduti, a partire dal 2 aprile prossimo, per i commercianti di prodotti alimentari.
Che ci sia spazio di crescita per le vendite online nell’ambito dell’enogastronomia lo confermano anche i dati dell’osservatorio del Politecnico di Milano, secondo i quali nel 2014 il comparto grocery ha costituito l’1% del totale del commercio elettronico italiano contro, per esempio, il 13% del Regno Unito. Per quanto riguarda la piattaforma italiana di eBay lo scorso anno sono stati venduti 32.792 prodotti nell’area dolci e biscotti, 25.733 in quella della pasta e condimenti e 8.146 nell’area salumi e formaggi; in tempo reale, invece, sono oltre 265 mila gli alimentari su eBay.it e ogni 73 secondi si registra un acquisto.
“L’e-commerce dell’alimentare potrebbe valere di più in un mercato come quello italiano”, dice Claudio Raimondi, country manager di eBay in Italia, che conta 4 milioni di acquirenti attivi con 55 milioni di articoli in vendita nella Penisola, suddivisi in oltre 7 mila categorie. “Quindi abbiamo scelto di investire perché questo settore si sviluppi nel mondo digitale, e nell’anno di Expo sicuramente c’è molta sensibilità sul tema. Per questo motivo abbiamo deciso che i venditori professionali che operano nelle categorie dedicate all’alimentare non pagheranno alcuna commissione sul valore finale della vendita dei prodotti come invece di solito accade”.
L’agroalimentare italiano, secondo Maria Letizia Gardoni, delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, “sta dando delle risposte concrete a problemi reali, quali la disoccupazione, il welfare da ripensare, la crescita disomogenea dei nostri territori. Cresce il fatturato interno, l’export e il numero di imprese nel momento stesso in cui è in costante aumento l’attenzione internazionale nei confronti del cibo italiano e della nostra capacità di produrlo in maniera sostenibile. E così che l’Italia diventa un punto di riferimento e un modello economico da imitare; questa tendenza si manifesta però anche con l’ascesa delle falsificazioni e delle speculazioni attorno al nostro bene primario che viene erroneamente interpretato come merce di scambio. Per tale motivo è sempre più necessario creare non solo informazione riguardo al tema, ma strumenti che possano permettere al vero made in Italy agroalimentare di raccontarsi e farsi conoscere. Il web è senz’altro il primo di questi e non è un caso che oggi gli imprenditori agricoli investano anche su e-commerce, piattaforme digitali e marketing”.
Per ‘proteggere i consumatori proprio contro il rischio di frode, eBay.it, l’Aicig (Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche) e il ministero delle politiche agricole e forestali hanno siglato un memorandum per la protezione del Dop e dell’Igp. “La tutela dei prodotti italiani di qualità sul web è fondamentale per dare fiducia ai consumatori”, osserva Stefano Vaccari, capo dipartimento dell’Icqrf (ministero delle politiche agricole e forestali). “Gli acquisti online sono ormai un metodo familiare di acquisto per una fascia larga di cittadini. Il nostro obiettivo è fare del web un market place affidabile, dove produttori di qualità e consumatori sempre più consapevoli possano cogliere le migliori opportunità”.