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Italia Oggi

Affari nel vigneto ... Nasce un nuovo modo di pensare agli affari in vigna. Al Simei
(Milano 3-6 novembre) si terrà la prima edizione di Enovitis Business, format di eventi interamente dedicate al vigneto. Enovitis Business sarà un appuntamento inedito di networking, studiato per creare nuove opportunità di incontri B2B e anche occasioni di aggiornamento professionale grazie al programma formativo. Temi quali agricoltura di precisione, gestione d’impianto e di paesaggio, suolo-fertilità-acqua, gustione finanziaria, della pianta, dello stato sanitario, della vendemmia saranno al centro del workshop Innovation, patrocinato dal Conaf (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali).
Enovitis Business nasce dalla collaborazione tra Uiv Unione Italiana Vini e Veronafiere. “Si tratta di uno dei tre momenti che dedichiamo agli incontri professionali, tre eventi sinergici sviluppati su tre format”, commenta Francesco Pavanello, direttore generale di Unione Italiana Vini. “Il primo è, appunto, questo che si svolge a Simei ogni due anni e avrà come obiettivo l’organizzazione di un’agenda che metterà in contatto il meglio delle proposte del mercato nazionale ed internazionale con un audience di 300 top client italiani e esteri. Poi c’è Enovitis due volte all’anno in due location itineranti e applicazione sul campo, e il terzo evento all’interno di Fieragricola, manifestazione biennale, con intento espositivo”. La partnership ha l’obiettivo ambizioso di far diventare l’evento il riferimento europeo per la promozione delle tecnologie per la viticoltura. “Puntiamo all’accompagna- mento continuo delle imprese che producono tecnologia per creare in Italia, come accade in Francia, l’incontro tra domanda e offerta. Mettiamo in contatto il produttore di tecnologie con il buyer che è l’azienda vitivinicola italiana e straniera. L’impegno di Uiv per una viticoltura sostenibile riguarda, dunque, anche la promozione
delle tecnologie”, sottolinea Pavanello. La filiera del vino italiano ha bisogno di iniziative che sappiano
colmare un deficit cronico, la promozione.
“Ancora oggi c’è troppa frammentazione, in particolare per affrontare i mercati emergenti come Cina o Giappone. Non c’è identità, non c’è riconoscibilità, solo tante iniziative che fanno soltanto rumore. Occorre aggregazione per penetrare i mercati”, commenta Pavanello. “L’aggregazione è fondamentale ed un soggetto che può farla esiste già, Vinitaly. Non c’è bisogno di andare a cercare altri tavoli. L’Italia non può continuare ad andare in ordine sparso”.

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