Italia Oggi

Il vino in Cina riacquista sapore ... Import in crescita del 48% in volume e del 60% in valore ... Torna a correre la Cina del vino, torna l’attenzione al grande mercato da parte dei produttori italiani. Dai dati di China Custum, elaborati da Ismea e Uiv, nei primi nove mesi dell’anno si registra un incremento delle importazioni del 48% in volume per un corrispettivo in euro di 1,3 miliardi, +60% sullo stesso periodo del
2014. In particolare, a crescere sono stati i vini confezionati (+39%) che rappresentano il 73% a volume e oltre il 90% a valore. Da sottolineare anche l’incremento piuttosto consistente delle importazioni di sfuso, mentre le bollicine sono in frenata (-7%). L’Italia cresce a
due cifre quasi il 20% in valore
(+ 14% le quantità), ma meno di Francia, +57% e Spagna, +37%. Molto positiva la performance dei vini imbottigliati, +23% in volume e +27% in valore. L’Italia è il quinto fornitore di vino in Cina, con una quota del mercato del 2,5% in - volume e del 5% del giro d’affari complessivo. E in Cina tornano i produttori italiani. Il
Consorzio Vino Chianti, con le sottozone Colli Fiorentini, Rulina e Colli Senesi, sarà all’International Wine & Spirits Fair di Hong Kong per poi proseguire con un tour che toccherà Osaka, Tokyo e Singapore. Ad Hong Kong ci sarà anche Vinitaly International con più di 1.000 metri quadrati di area espositiva, oltre 137 espositori e più di 800 etichette. Hong Kong rimane un mercato strategico per le aziende vitivinicole italiane, sia perché agisce come corsia preferenziale per entrare nella Cina continentale, sia per l’elevato potenziale di crescita interna. Lo scorso anno le importazioni divino a Hong Kong hanno registrato una crescita del 5,1%, con un valore complessivo di 984 milioni di euro.