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ItaliaOggi

La Doc Venezie ha fatto il botto … Il presidente del consorzio Armani, traccia un bilancio della prima vendemmia: zero giacenze... 130 mln di bottiglie di Pinot Grigio vendute in un solo anno... Un anno di vita e già è successo per il Pinot Grigio della Doc delle Venezie. Con una produzione di quasi 1,4 mln di ettolitri, il consorzio parla di oltre 1 mln di ettolitri di vino certificato, ossia il 73% del prodotto vendemmiato, equivalente a oltre 130 mln di bottiglie. Con questi dati, relativi al primo semestre, il trend prefigura una giacenza zero prima di fine campagna, a dicembre. «Si tratta di un buon successo se si considera che con la Doc siamo partiti con la vendemmia 2017, quindi da neppure un anno, e che fino a fine luglio saremo sovrapposti con la preesistente Igt», commenta a ItaliaOggi Albino Armani, presidente del Consorzio doc delle Venezie, denominazione che interessa tutta l’area nord-orientale dell’Italia per 1’85% della produzione italiana di Pinot grigio e prima al mondo per volume.
Domanda. Non aver scorte è importante?
Risposta. La tendenza dovrebbe farci arrivare a zero rimanenze visto l’andamento del mercato fino ad oggi. Abbiamo di fronte ancora quattro mesi di vendite e i mercati hanno ben accettato il prodotto. E poi, da agosto, non ci sarà più la concomitanza con l’Igt.
D. Le previsioni di vendemmia sono molto positive con possibili aumenti del 15-20%. Ci saranno ricadute sui mercati?
R. Il Consorzio ha fatto richiesta di stoccaggio per garantire una adeguata stabilità del mercato e una serena gestione dell’offerta per difendere il prodotto da speculazioni e oscillazioni speculative di prezzo che potrebbero danneggiare il percorso di valorizzazione da poco intrapreso.
D. Non potevate pensare di ridurre le rese per ettaro visto che si può arrivare fino a un massimo di 180 quintali?
R. L’idea di operare una riduzione va condivisa con la filiera. Già con la Doc abbiamo avuto un miglioramento rispetto alla vecchia Igt. Per adesso abbiamo pensato di tenere prodotto. Il nostro mercato è ancora giovane, e operare in maniera più pesante che non sia lo stoccaggio si farà quando, tra due o tre anni, avremo un quadro più leggibile.
D. Quanto vale l’export della Doc?
R. Vendiamo all’estero il 96% del vino. Il nostro Pinot Grigio è uno dei più forti vini fermi italiani all’estero. Abbiamo una forte concentrazione di vendite negli Usa, 37% e in Gran Bretagna, 27% e andiamo bene in Canada dove siamo al 7% e in Germania con il 10%.

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