Il Messico beve vino ... In Sud America il secondo mercato ... Messico, secondo mercato dell’America del Sud dopo il Brasile per il vino italiano. Nell’export che cresce e porta il settore enologico fuori dalle secche della crisi, la scoperta più interessante è il Messico, dove negli ultimi cinque anni è stato registrato un aumento dei consumi del 60%. “Ad oggi nel paese si trovano circa 2 mila etichette e si registra una rilevante presenza di nuovi importatori che cercano nuovi vini da mettere in commercio. Le aziende locali, infatti, riescono a soddisfare soltanto il 30% della domanda interna lasciando un ampio margine di intervento ai produttori stranieri”, spiega Marina Nedic, managing director di Iem, International Exhibition Management con sede a Verona e Miami. L’Italia si colloca attualmente al sesto posto tra i paesi esportatori con oltre 1 milione e 600 mila litri di vino pari a circa 2 milioni e 200 mila bottiglie e una quota di mercato pari all’8,13%. Il primo posto è nelle mani della Spagna, 7,3 milioni di litri, seguita da Cile, 7 mm, quindi Francia 2,3 mine Usa 1,7 mln. L’Italia risulta essere, invece, il primo esportatore per quanto riguarda lo spumante che rappresenta, da solo, il 25%, delle esportazioni di vini italiani in Messico. Le bollicine italiane si sposano bene, infatti, alle condizioni climatiche del Paese caldo-umido per la maggior parte dell’anno e si inseriscono perfettamente nelle tradizioni culinane messicane. I consumatori potenzialmente interessati al vino italiano si trovano nella fascia tra i 30 e 45 anni, quasi 24 milioni di persone su una popolazione di 113 milioni di abitanti. Per confermare la crescita sul mercato messicano e conquistare nuovi consumatori, in questi giorni Simply Italian Great Wines, il brand di Iem dedicato alla promozione del vino italiano sui mercati internazionali, ha organizzato a Città del Messico una serie di degustazioni e incontri con oltre trenta aziende e diversi raggruppamenti come l’istituto Grandi Marchi, Uvive- Unione Vini Veneti, Consorzio Friuli Grave e Consorzio Collio. “In Messico giovani e donne iniziano a preferire il vino alla birra e alla tequila, considerate le bevande nazionali”, conclude Marina Nedic.
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