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Italiaoggi

Sono in crisi i viticoltori francesi del Beaujolais ... In 500 su 1.800 non hanno più soldi per pagare i debiti ... I viticoltori francesi del Beaujolais sono in crisi: in 500 su 1.800 sono a corto di soldi per pagare i debiti. Di questi, dice allarmato Robert Verger, presidente del Centro di gestione del dipartimento del Rodano, circa 250 rischiano di fallire. La produzione di vino nell’area a nord di Lione è andata male quest’anno: 26 ettolitri per ettaro rispetto ai 52 abituali. La produzione complessiva sarà di 430 mila ettolitri, il 50% in meno. Verger sottolinea che nel giro di un decennio si è perso per strada il 40% delle aziende: allora erano 3 mila. Quest’anno le pessime condizioni meteorologiche hanno pesato: prima il gelo invernale, poi il freddo primaverile accompagnato da un eccesso di umidità. A mitigare i danni, tuttavia, è l’innalzamento dei prezzi di vendita, che dovrebbe compensare i minori volumi. Le quotazioni hanno raggiunto 220 euro per ettolitro rispetto ai 160 del 2011, con un incremento del 40%. Inoltre, per chi ha stipulato polizze assicurative (circa un terzo delle superfici complessive), ci sarà la possibilità, fatta salva una franchigia compresa tra il 10 e il 20%, di recuperare i danni dovuti al maltempo e ai rendimenti inferiori. Alla fine, pronostica Verger questa fascia di imprenditori riuscirà a concludere una stagione normale. Il 40% della produzione di Beaujolais viene esportato in Giappone, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Germania. L’anno scorso l’export ha interessato 42 milioni di bottiglie, per un fatturato pari a 120 milioni di euro. Ad avere affrontato meglio la crisi sono i vini più pregiati, come il chiroubles e il morgon, che hanno avuto una resa superiore, da 25 a 35 ettolitri per ettaro. La strategia di questi produttori è orientata alla qualità piuttosto che alla quantità. L’aspetto commerciale è controllato meglio, soprattutto da quando si esporta negli Stati Uniti e in Giappone per 5,5 euro alla bottiglia (tasse escluse). Il presidente del centro del Rodano lancia un ultimo sos: è da anni che segnaliamo le nostre problematiche alle autorità pubbliche, il nostro prezzo di vendita non riesce a coprire i costi. Qualcosa si è mosso: sono diventati meno rigidi i criteri per l’assegnazione dei sussidi di sostegno al reddito a favore dei viticoltori in crisi. E un primo passo.


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