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ALLARME IN VIGNA

La Flavescenza Dorata minaccia il “vigneto Italia”. Servono risposte da politica e scienza

Un importante focus di Confagricoltura con produttori, ricercatori ed istituzioni, nella Cantina Antinori nel Chianti Classico
ANTINORI NEL CHIANTI CLASSICO, Confagricoltura, FLAVESCENZA DORATA, vino, Italia
La Flavescenza Dorata, nella foto di Josef Klement via WikiPedia

La Flavescenza Dorata preoccupa i produttori vitivinicoli italiani, ed è necessario un intervento efficace da parte delle istituzioni per evitare che questa malattia, una delle più distruttive dei vigneti, comprometta il potenziale produttivo di intere zone viticole. A lanciare l’appello, oggi, Confagricoltura, che, nella Cantina Antinori nel Chianti Classico, ha riunito il mondo della produzione di vino e delle ricerca, oltre alle istituzioni, per fronteggiare un problema che è sempre più diffuso nel vigneto italiano, e che crea difficoltà notevoli, nell'immediato ed in prospettiva, all’intero settore. “Dietro il controllo della fitopatia c’è molto di più - ha affermato il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - c’è il tema dell’economia di un territorio e c’è la questione del lavoro. Dobbiamo fare squadra e collaborare con tutte le istituzioni, perché la situazione è di emergenza e per questo chiediamo che vengano assegnati fondi di emergenza”.
La Flavescenza Dorata in questi anni ha avuto una diffusione crescente. Le aree più colpite sono Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, e anche in Toscana sono stati segnalati di recente nuovi focolai. “I dati generano preoccupazione , a questo punto è importante una risposta efficace della politica”, ha aggiunto il vicepresidente Fnp Vino Confagricoltura Christian Marchesini, che è anche presidente del Consorzio della Valpolicella, sul palco insieme al presidente del Chianti Classico, Giovanni Manetti, e ad Albiera Antinori, alla guida di Antinori (con cui approfondiremo il tema in un video, nei prossimi giorni, su WineNews). Il presidente della Commissione Industria, Attività produttive, Agricoltura del Senato, Luca De Carlo ha affermato che il Governo è conscio dell’importanza del tema: “la fitopatia - ha detto - è difficile da contrastare senza fitofarmaci e per affrontare la questione sono fondamentali l’innovazione e le Tea - Tecnologie di Evoluzione Assistita”. Gli ha fatto eco Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati: “il tema è stato uno dei primi argomenti in discussione in Commissione: siamo e staremo vigili. Siamo consapevoli che le risorse ad oggi disponibili sono esigue e che occorre che lo Stato investa di più per il contrasto a questa grave fitopatia”.
Informazione, ma anche formazione e un ruolo proattivo del viticoltore sono elementi vitali per la gestione della malattia, hanno riconfermato Elisa Angelini (Crea) e Claudio Ioratti e Mario Pezzotti (Fondazione Edmund Mach), che hanno ripercorso la diffusione e l’andamento della Flavescenza Dorata e illustrato le linee di ricerca in corso. L’aumento dell’incidenza della fitopatia, hanno spiegato, ha molteplici cause, fra cui la ridotta disponibilità di fitofarmaci, i cambiamenti climatici, la difficoltà a contenere l’insetto vettore e la presenza di superfici vitate incolte che, di fatto, fungono da serbatoi di infezione.
“Il decreto di lotta obbligatoria alla Flavescenza Dorata è del 2000 - ha evidenziato il dg Crea, Stefano Vaccari - occorre cambiare qualcosa: ad esempio, il regime sanzionatorio che evidentemente va inasprito per far rispettare le regole”. “È necessario un coordinamento tra i vari sistemi, regionali e nazionale, con il supporto dei Consorzi di tutela, ma è soprattutto necessario avere risorse - ha aggiunto Federico Castellucci, presidente Fnp Vino Confagricoltura - per rafforzare la strategia di contrasto alla Flavescenza Dorata sono necessari fondi appropriati e commisurati alla gravità della situazione, in grado non solo di finanziare la sostituzione delle viti estirpate, ma anche e soprattutto di coprire il potenziamento di una serie di azioni coordinate di lotta alla fitopatia”.

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