02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“LA LUS”: DAL VITIGNO ALBAROSSA, INCROCIO TRA SANGIOVESE E NEBBIOLO IDEATO NEL 1938 DAL PROFESSOR DALMASSO, NASCE L’ULTIMA ETICHETTA DI VIGNE REGALI, MARCHIO PIEMONTESE DI BANFI. UN VINO INNOVATIVO CHE RISPETTA LA TIPICITÀ DEL TERRITORIO

“La Lus”, l’ultimo vino di Vigne Regali, marchio piemontese di Banfi, nasce dal nuovissimo progetto Albarossa, vitigno a bacca rossa che nasce dall’unione di Barbera e Nebbiolo, e che affonda le sue radici nel 1938, quando il professor Dalmasso, a seguito di alcune sperimentazioni su varietà autoctone piemontesi, crea questo nuovo ed accattivante incrocio, che da subito dimostra un carattere unico e sorprendente.

Nel 2001, quattro tra le più importanti aziende vinicole piemontesi, fra cui Vigne Regali, decidono di finanziare la sperimentazione del progetto su larga scala. I risultati positivi della ricerca confermano, rafforzandola, l’impressione di un vino moderno e dal grande impatto visivo, che però mantiene integri i caratteri tipici del Piemonte nella freschezza e nella piacevolezza dei tannini. Nel 2006 viene vinificata la prima annata.

“La Lus”, di un rosso rubino intenso e profondo, è un’altissima espressione di questo innovativo e tipicissimo vitigno; un vino dotato di grande longevità, seppur godibile da subito, grazie alle caratteristiche di rotondità e morbidezza dei tannini. L’affinamento avviene per dodici mesi in barrique di rovere francese per essere poi completato da otto mesi in bottiglia. L’uscita della nuova etichetta è prevista nell’autunno 2008.

Vigne Regali si conferma ancora una volta un’azienda votata alla valorizzazione e alla tipicità del basso Piemonte e dei suoi vini, sempre attenta a recepire le novità. Un’azienda moderna con profonde radici nella tradizione per un progetto che racchiude in sé le caratteristiche peculiari dei vini piemontesi. Il vino è distribuito da Banfi Distribuzione srl.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli