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VINO SOSTENIBILE

La sostenibilità certificata vale sempre di più. Equalitas diventa Marchio di Certificazione Europeo

Un passo importante che non riguarda solo le nazioni Ue, ma che interessa ben 12 #Paesi extraeuropei, tra i quali mercati fondamentali come Usa e Uk
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Vino e sostenibilità, Equalitas diventa Marchio di Certificazione Europeo

In un mercato del vino dove oltre alla qualità di quanto finisce nel calice, che ormai è un prerequisito, contano sempre di più origine e sostenibilità, il peso delle certificazioni, in questo senso, cresce, come ha raccontato a WineNews Francesco Liantonio, presidente di Valoritalia, che è il più grande ente di certificazione del vino italiano (qui l’intervista). In alcuni mercati, soprattutto in quelli a Monopolio (come quelli della Scandinavia e di alcune parti del Canada, per esempio), a volte le certificazioni di sostenibilità sono addirittura necessarie per poter accedere agli scaffali. Ed in questo senso, arriva la notizia che il marchio di Equalitas, di fatto il riferimento in Italia per la certificazione di sostenibilità (e su cui hanno già puntato cantine che vanno da Allegrini ad Angelini Wines & Estates, da Ricci Curbastro a Caprai, da Umani Ronchi a Banfi, da Barone Ricasoli a Bersano, da Bottega a Cantine Riunite, da Torrevento a Sartori, da Caviro a Dievole, da Citra a Fantini Group, da Feudi di San Gregorio a Fontanafredda, da Pizzolato a Librandi, da Mazzei a Medici Ermete, da Motelvini a Masseto, da Ornellaia a Pasqua, da Paladin a Palmento Costanzo, da Ruggeri a Salcheto, da San Felice a Schenk Italia, da Tollo alla Vecchia Cantina di Montepulciano, da Speri a Fertuna, da Piccini a Cevico, da Moncaro a Val d'Oca, da Varvaglione a Villa Sandi, a Zenato, tra le altre, ma anche intere denominazioni, come il Vino Nobile di Montepulciano, già certificato, o il Prosecco Doc e le Marche riunite nell'Istituto Marchigiano Tutela Vini, che stanno seguendo il percorso per arrivare alle certificazione, ndr), “aumenta la propria distintività e importanza, raggiungendo il rango di Marchio di Certificazione Europeo”.
Tra i primi organismi a recepire il nuovo regolamento, spiega una nota, Equalitas conclude una trafila lunga un anno che ha tenuto impegnati progettisti e legali con l’obiettivo, raggiunto proprio in questi giorni, di vedere i propri loghi riconosciuti, appunto, come Marchi di Certificazione Europea. Un passo importante che non riguarda solo le nazioni Ue ma che interessa ben 12 Paesi extraeuropei tra i quali mercati fondamentali come Usa e Uk. I marchi di garanzia o certificazione rappresentano un nuovo step nell’ambito del controllo in quanto appositamente creati per certificare determinate caratteristiche del prodotto rispetto a un regolamento d’uso (nel caso specifico di Equalitas l’adesione ai requisiti dello Standard Equalitas).
“Si tratta di un risultato importantissimo - sottolinea Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas -che fornisce dei vantaggi concreti alle aziende certificate Equalitas che potranno fruire di un mezzo ancora più performante in grado di produrre risultati anche fuori dall’Europa. Senza dimenticare, ovviamente, la rilevanza che tutto questo comporta nei rapporti con i consumatori, i quali potranno contare su strumenti sempre più chiari nell’identificazione di prodotti che rispondano a determinate caratteristiche di certificata aderenza allo standard di sostenibilità Equalitas”. Proprio per garantire l’immediata riconoscibilità e distintività del marchio, contestualmente alla conclusione dell’iter di registrazione, Equalitas ha deciso di rinnovare il lay out dei propri loghi che saranno resi disponibili alle aziende in tempi brevissimi.

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