La Stampa / Specchio

Basilicata alla ribalta ... La Querce è in tema con queste premesse. Adagiata a ridosso del massiccio del Vulture, poco distante da Potenza, l’azienda sorge lungo quella Via Appia che in epoca romana metteva in contatto le regioni del Sud con Roma: documenti e ritrovamenti hanno dimostrato che già a quel tempo l’arteria serviva, tra l’altro, per il rifornimento di vino all’Urbe. Passati i secoli e caduti gli imperi, dobbiamo aspettare gli anni 90 per vedere grossi investimenti nel comprensorio viticolo lucano. Uno dei maggiori sforzi in questo senso è stato condotto dalla famiglia Pietrafesa, che nel 1997 ha rilevato la tenuta dei Sasso (nome storico dell’enologia regionale) procedendo a un radicale riassetto di terreni e stabilimenti ... La cantina è stata ampliata fino a una capacità produttiva di circa 300.000 bottiglie l’anno, suddivise in tre versioni di una sola tipologia: l’Aglianico del Vulture. “Tutto quello che abbiamo, anzi, tutto quello che siamo, lo dobbiamo all’aglianico. Già Orazio, nostro illustre conterraneo, lo cantava come un vitigno capace di dare un vino straordinario, e aveva ragione: l’Aglianico del Vulture è il Barolo del Sud!”. Non usa mezze misure Leonardo Valenti, responsabile delle operazioni in vigna e in cantina per la Tenuta Le Querce (Barile, Potenza: tel. 0971/470709). La scelta dei vini: da 60 ettari di vigneto si producono 300.000 bottiglie l’anno, distribuite in tre versioni di aglianico del vulture, l’unico vino a doc della Regione: Aglianico del Vulture Federico II 1999, Aglianico del Vulture Rosso di Costanza 1999, Aglianico del Vulture Il Viola 1999 ...