La Stampa / Specchio

Tutti pazzi per il Sagrantino ... Poche aziende vitivinicole in Italia stanno alla storia e alla fama di un territorio come la Caprai-Val di Maggio (tel. 0742/378802) sta al comprensorio di Montefalco. Un legame intimo, intrecciato in un lasso di tempo relativamente breve, che ha avuto come conseguenza la crescita comune di un vino, di un’azienda, di una denominazione, di una fetta d’Umbria. La parabola di Caprai è emblematica delle capacità imprenditoriali di famiglia e delle potenzialità del territorio in cui si consuma la sua storia ... La svolta decisiva arrriva nel 1988: Marco Caprai, figlio di Arnaldo, prende il timone dell’azienda e grazie al piglio moderno e manageriale la collca ai vertici in Italia ... Da allora tutto diventa più facile: il comprensorio si rende protagonista di un’escaletion che ha pochi riscontri altrove, emergono nuove realtà nella zona e vecchie firme ritrovano smalto in virtù del recuperato entusiasmo. Ma la Caprai (600.000 bottiglie, di cui 33.000 di Sagrantino 25 Anni, 70.000 Collepiano, 20.000 Montefalco Rosso Riserva) è già proiettata al futuro: escogita iniziative di grande respiro promozionale per Montefalco ... dà vita a un team dirigenziale giovane e affiatato (Francesco Cisani, Attilio Pagli, Maurizio Di Dio e Leonardo Valenti, responsabili dei vari ambiti), crede nelle nuove strategie comunicative al punto di dare vita a un’etichetta disponibile solo on line (il Nero Outsider). Il tris d’assi: nel ’93 esce la selezione Montefalco Sagrantino 25 anni, subito “Tre Bicchieri” per Guida Vini d’Italia: è la consacrazione di un marchio. I vini migliori: Montefalco Sagrantino 25 anni 1999 (sua Maestà il Sagrantino non sbaglia un colpo ... sbalordisce per potenza, perfezione tecnica), Montefalco Rosso Riserva 1999, Montefalco Sagrantino Collepiano 1999 ...