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La Stampa / Specchio

Etichette d’autore. Tutte le bottiglie di Terre da Vino sono intitolate a celebri opere letterarie di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Nata 24 anni fa, la cooperativa piemontese vanta 2.500 soci e ben 4.000 ettari vitati ... Terre da Vino è una piramide. Alla base, 2.500 soci che coltivano l’incredibile cifra di 4.000 ettari vitati, le uve sono poi conferite a dodici diverse cantine di vinificazione sparse su tutto il territorio piemontese e, alla fine, il quartier generale è uno solo, a Barolo.E proprio osservando la sede principale, inaugurata appena quattro anni fa, si ha la sensazione delle dimensioni enormi e innovative della cooperativa, nata appena 24 anni fa. All’interno degli ampi locali, un’avveniristica quanto utile passerella, sospesa ad alcuni metri da terra, permette al visitatore di seguire tutte le fasi della produzione del vino, compresa la fase finale dell’affinamento, che avviene in un locale stracolmo di centinaia e centinaia di barrique.Intelligente e azzeccata è la scelta di abbinare alle bottiglie il titolo di famose opere letterarie di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Scrittori che hanno espresso un amore sconfinato per la terra e per la cultura materiale.«La sfida che abbiamo lanciato alcuni anni fa», dice Piero Quadrumolo, direttore di Terre da Vino, «è quella di riuscire a realizzare dei vini di alta qualità con un’attenzione particolare e un grande rispetto verso i terroirs in cui operiamo. Tutto questo facendo leva sull’economia di scala, che una grande azienda come la nostra può mettere in pratica. Per quanto riguarda il futuro, la strada tracciata in questi anni per noi è vincente: ci prefiggiamo di continuare a sfornare ottimi vini a prezzi altamente competitivi».In effetti, nonostante i numeri davvero importanti, questa cantina riesce a produrre bottiglie che hanno carattere e notevoli particolarità organolettiche. L’esempio della Barbera d’Asti «La luna e i falò» è emblematico: 350 mila bottiglie di qualità elevata non sono certo facili da realizzare. Notevole è anche la varietà delle tipologie commercializzate, che coprono la quasi totalità delle denominazioni del Piemonte meridionale.

Terre da Vino - Barolo (Cuneo)- Tel. 0173/564611

Da provare

Barbera d’Alba «Croere» 2001

Le uve utilizzate per realizzare questo vino provengono dal comune roerino di Castagnito. Ha colore rubino luminoso, con naso tipico di frutta rossa, e sono presenti sentori vanigliati di rovere. Al palato, ha materia e muscoli, con una misurata spalla acida. Prezzo medio in enoteca: 14 euro

Barbera d’Asti Superiore «La luna e i falò» 2001

Un vino che sa esprimere una costanza qualitativa davvero encomiabile e che illustra al meglio le particolarità del territorio. A partire dai profumi intensi di frutta e di spezie dolci e una rispondenza in bocca ricca e interessante. Prezzo medio in enoteca: 12 euro

Monferrato Bianco «Tra donne sole» ’03

Un blend di sauvignon blanc (60%) e di chardonnay (40%) che, con questo millesimo, ha raggiunto davvero ottimi risultati. Il colore giallo intenso esprime già tutte le sue qualità e nei profumi si avvertono note di salvia e di foglie di pomodoro. In bocca è concentrato. Prezzo medio in enoteca: 9 euro

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