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La Stampa / Specchio

E' blu il vino dei marchesi. Gli attuali proprietari sono gli eredi di una tradizione che affonda le radici nel Trecento. Oggi la Marchesi De’ Frescobaldi, con nove tenute e mille ettari vitati, è il maggior possidente toscano ... Per comprendere l’essenza di una storica firma dell’enologia italiana qual è la Marchesi De’Frescobaldi possiamo partire dall’attualità: è notizia recente la separazione «consensuale» dalla Mondavi, corazzata enologica statunitense che con la maison fiorentina aveva dato vita, negli anni Novanta e fino ai primi mesi di quest’anno, ad ambiziosi progetti vitivinicoli nel cuore della Toscana. «Troppo grandi ormai i Mondavi per reggere ancora la nostra visione del vino e del territorio. Quotazioni in borsa, acquisizioni da vera holding non facevano per noi. Dovevamo tornare a fare il nostro mestiere».

Parlano quasi in coro Lamberto e Tiziana Frescobaldi, rispettivamente direttore tecnico e responsabile comunicazione dell’azienda. Sono loro, assieme a una schiera di altri esponenti della famiglia (alla testa troviamo sempre Vittorio), l’espressione della nuova generazione dei Frescobaldi: gli eredi di una tradizione che affonda le radici nel Trecento, nella Firenze di Dante, di cui Dino Frescobaldi era collega e amico, nella Toscana già citata su documenti e bolle per essere terra rigogliosa di «vigne, arboreti e terre spezzate».

Occorre partire da lontano per arrivare al presente e forse scorgere il futuro di questo nome. Frescobaldi controlla nove tenute e con 1.000 ettari vitati è il maggior possidente toscano. Sono proprietà che basta sussurrare a bassa voce per coglierne il valore: Nipozzano e Castiglioni nel Chianti, Castel Giocondo nel Brunello, Santa Maria nel Morellino e Pomino nella Doc omonima, solo per citare le punte di diamante. Recenti lo sbarco in Friuli (tenuta Attems, nel Collio goriziano) e le esperienze dei wine bar griffati Frescobaldi in piazza della Signoria e in due terminal dell’aeroporto di Fiumicino.>BR>
La batteria di vini, sempre di ottimo livello, riempie ormai da sola una carta imponente, la selezione di olio extravergine Laudemio è tra le più buone di Toscana. Qualità su ogni fronte, per rimarcare oggi il valore di uno stile antico.

Marchesi de’ Frescobaldi - Firenze

Tel. 055-27141

Da provare

Mormoreto 2001

Taglio bordolese classico (cabernet sauvignon 60%, merlot 25%, cabernet franc 15%), il Mormoreto è opulento e complesso al naso, si sviluppa ampio e caldo in bocca, lasciando nel finale ricordi fruttati di notevole eleganza e armonia. Prezzo medio in enoteca: 35 euro

Chianti Rufina Nipozzano Riserva 2001

Prodotto in un gran numero di bottiglie (circa un milione l’anno), il Chianti Rufina Riserva impressiona per fragranza e correttezza di stile. Al naso è speziato, in bocca rilascia tutte le virtù del vitigno sangiovese. Prezzo medio in enoteca: 11 euro

Pomino Rosso 2001

Settecento metri di quota per la tenuta (e la denominazione) più alta e luminosa di Toscana: è il biglietto da visita di questa etichetta, assemblaggio perfettamente riuscito di sangiovese, pinot nero e merlot. Al naso dona ricordi di frutti di bosco e spezie, in bocca è rotondo e persistente. Prezzo medio in enoteca: 14 euro

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