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La Stampa / Specchio

Perché per gli champagne si parla di “millesimi”? ... Solo i vini spumanti prodotti in una regione ben delimitata della Francia, la Champagne (ricadente nei dipartimenti della Marne, dell’Aisne, dell’Aube e, parzialmente, della Seine-et-Marne e della Haute Marne), possono assumere questa denominazione. I vitigni utilizzati per produrre champagne sono tradizionalmente di tre varietà diverse: chardonnay (uva bianca), pinot nero e pinot meunier (uva nera, ovviamente vinificata in bianco). Se l’annata è particolarmente buona lo champagne sarà posto in commercio con il “millesime”, ossia con l’indicazione, sull’etichetta o sul tappo, dell’anno di raccolta: ciò che distingue i millesimati dagli altri champagne tradizionali è che derivano dall’assemblaggio solo di vini di un determinato anno e non sono il risultato di vini di annate diverse, come avviene normalmente. Inoltre nessun millesimato può essere messo in commercio prima che siano trascorsi tre anni dalla vendemmia (ma la maggioranza dei millesimati sono invecchiati per almeno cinque anni).

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