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La Stampa / Speciale Vinitaly

Liv-Ex: un listino per “capitali liquidi” ... Il Liv-Ex è l’indice che rappresenta le 100 bottiglie più prestigiose e ricercate al mondo (www.liv-ex.com), collocando questo tipo di prodotto fra gli investimenti più solidi tra quelli i cui rendimenti sono slegati dalle tradizionali asset class. Dal punto di vista delle tipologie, a far la parte del leone in questo indice i rossi di Bordeaux (91,33%), seguiti a debita distanza dai Borgogna (3,49%), dagli Champagne (3,32%), dai vini bianchi di Bordeaux (1,04%), dai vini italiani (0,63%) e da quelli del Rodano (0,19%). Le etichette che confermano il loro valore, anche al di là delle oscillazioni tra diverse annate, sono principalmente i bordolesi premier cru: Lafite Rothschild, Mouton Rothschild, Cheval Blanc, Haut Brion, Margaux, Latour, Petrus. Seguono gli Chateaux Cos d’Estournel, Leoville Las Cases, Palmer, Pavie, Ausone, Pichon Lalande, Pichon Baron, Leoville Barton, Leoville Las Cases, Leoville Poyferre, Montrose, Lynch Bages, Ducru Beaucaillou, Troplong Mondot, Yiquem. Per i vini di Borgogna restano solidi investimenti i prodotti del prestigioso Domaine Romanée Conti: Romanèe Conti, La Tache, Richebourg, Saint Vivant, Echezeaux, ma anche il rarissimo bianco di Montrachet. Buona solidità anche dai Gevrey-Chambertin di Eric Rousseau e dalle storiche etichette del Domaine Leroy. Sul fronte degli Champagne le etichette di maggior valore sono quelle dei millesimati Dom Perignon, i Cristal di Louis Roederer e le etichette a marchio Krug. Fra le etichette del Bel Paese spiccano quelle della Tenuta dell’Ornellaia, specialmente il Masseto che rappresenta un caso esemplare di investimento sicuro e simbolo della ripresa, precursore e, per ora, unico vino italiano a far parte della celebre Place de Bordeaux, palcoscenico principale dei migliori vini a livello internazionale, sta ottenendo anche tra i “negociantes” eccellenti risultati.

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