02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa / Tempo Libero

Un Dolcetto di Ovada che profuma di ribes ... Ornella Muti era arrivata in ritardo quella sera a Villa Fiordaliso di Gardone Riviera. C’erano Vittorio Vallarino Gancia e Paolo Panerai, Luigi Veronelli e Giacomo Bologna e una ventina di altri invitati. Era la Primavera del 1988, durante il Vinitaly, e l’attrice aveva deciso di produrre vino a Lerma, nell’Ovadese, dove nasce il Dolcetto. Quando Giacomo Bologna la presentò, lei disse con signorilità: ”Corriamo per diventare secondi”. Il produttore numero uno era infatti Pino Ratto di San Lorenzo di Roccagrimalda. Sabato scorso, la Muti è tornata nell’Ovadese per inaugurare la VII Rassegna dei vini d Castelletto d’Orba. E lì, abbiamo ricordato quando, 15 anni fa, il suo arrivo nel mondo del vino lasciò un segno ben più profondo della notizia poi smentita dell’arrivo di Berlusconi a Montalcino. Il Dolcetto di Ovada è uno dei migliori esemplari tra le denominazioni storiche. Lo asseriva Luigi Gaviglio, maestro sommelier dei miei vent’anni, che lo considerava grande insieme ai vini di Diano e Dogliani. Oggi, assaggiando i campioni esposti a Castelletto d’Orba, non si può che rimarcare una convinzione: è un Dolcetto ricco, di buon corpo, con la sua nuance vinosa e piena, talvolta accarezzata dai piccoli frutti, giustamente tannico e acidulo. Cito il Dolcetto di Ovada ”Pianterasso” 2001, prodotto da La Slina di Castelletto d’Orba.Giorgio Cichero ha iniziato la sfida del vino di qualità nel 1986. Oggi produce 100 mila bottiglie, con quattro Dolcetto e due Barbera. Il ”Pianterasso” è il prototipo del Dolcetto di Ovada rotondo, ma il vino che m’ha fatto più innamorare è stato quello denominato Uò. Profuma di ribes nero, ed è un ”selvatico” di straordinaria freschezza.

La Slina, Castelletto d’Orba (Al), Tel. 0143 830542, una bottiglia di Dolcetto di Ovada ”Uo’”: 9 euro (arretrato de "La Stampa" del 15 marzo 2003)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su