La Stampa

"La Martini crede nell'Asti". Combetto: infondate le voci di un'uscita dal settore. Il presidente della società annuncia nuove idee di prodotto e di marketing ... Anche quest'anno George Clooney bussa alla porta per conto della Martini. ricomincia così la battaglia degli spot in vista dei brindisi di Natale e Capodanno, quando si consumano oltre la metà dei 150 milioni di bottiglie che si vendono annualmente in Italia e si giocano i risultati economici di tutta l'annata. Gancia risponde con i cugini Edoardo, Lamberto e Max, ripresi tra vigne e botti del loro castello a Canelli; il Consorzio dell'Asti ricorda che è tempo di brindisi con il cavaliere medioevale al galoppo tra le colline (cancellata la sequenza che aveva sullo sfondo il World Trade Cebntre di New York). Si fanno vedere anche i veneti del Prosecco, gli spagnoli dei Cava e le maison de Champagne, dopo il calo post Duemila, cercano di recuperare posizioni e numeri. Luigi Combetto, presidente e amministratore della Martini & Rossi (558 miliardi di fatturato, gruppo Bacardi), dalla sede di Torino, osserva e commenta: "il mondo degli spumanti segue regole diverse da quelle del vino che ha visto in questi anni una forte crescita di interesse e intenditori. I consumatori scelgono soprattutto in base a due concetti incrociati: secco o dolce, prezzo in salita o prezzo in discesa" ... "l'Asti è un grande spumante davvero unico, con necessità di energie e idee nuove. C'è il territorio, la qualità è cresciuta dobbiamo ricercare un rapporto di fiducia con i consumatori ... "la Martini crede negli spumanti, che costituiscono il terzo prodotto nel fatturato del gruppo Bacardi ..." ... "sarebbe sbagliato produrre e vendere sottocosto: nel giro di 2 anni la soglia minima di una bottiglia di Asti di qualità dovrà essere di almeno 7-8 Euro ..." ..." investiremo 10 miliardi in attività promozionali ..."