Negli Usa crescono le distanze del sorpasso italiano sui francesi ... Vino italiano sempre più protagonista nel mercato degli Stati Uniti grazie alla Fiera di Verona. A New York, nelle sede dell’Ice (Istituto per il commercio estero), e nella Napa Valley, in California, sono stati presentati agli importatori Usa, ai mass media e ai produttori i progetti e le iniziative previste a Vinitaly, la manifestazione enologica più grande del mondo in programma a Verona dal 10 al 14 aprile 2003. Nei due incontri, ai quali hanno partecipato qualificati operatori e giornalisti delle più prestigiose testate internazionali (da Wine Spectator a Rai International e a Cnn International), sono state illustrate le proposte «all inclusive», con pacchetti viaggio promozionali, riservate ai visitatori e alle aziende statunitensi, la nuova superficie espositiva che sarà portata da 300 a 600 metri quadrati e l’area dedicata al «business to business» (quindi solo per trattative commerciali), espressamente richiesta dagli stessi importatori, cresciuti del 200% tra le edizioni del 2001 e del 2002. Negli Usa le vendite di vino italiano stanno andando molto bene ed ormai hanno superato quelle francesi. Secondo i dati forniti dall'Ice di New York, elaborati su quelli dello «United States Department of Commerce», nei primi sei mesi del 2002 l’export è cresciuto del 26,6% in valore e del 21% in quantità. La quota italiana dell’import Usa è passata dal 27,1% dello scorso anno al 29,8% del 2002. In dollari il fatturato è stato, sempre nei primi sei mesi, di 393 milioni contro i 321 della Francia, il principale concorrente del nostro Paese. Significativi aumenti sono stati registrati anche dall’Australia e dalla Spagna, mentre sono in calo le esportazioni da Argentina e Portogallo. In generale, dunque, viste le importazioni di vino negli Stati Uniti aumentate in questo periodo del 17% in quantità e del 13% in valore, l’Italia è riuscita a ritagliarsi una nuova fetta di mercato, confermando le lusinghiere performance del prodotto quale principale ambasciatore del «made in Italy».
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