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La Stampa

Il vino coop sfida il mercato. Fedagri presenta una guida elle sue cantine (2,5 miliardi di fatturato). Bruni: “Rapporto prezzo-qualità imbattibile” ... La cooperazione vitivinicola lancia la sfida sul fronte dell’immagine e lo fa proponendo al pubblico una sua guida per l’appassionato in cerca di un rapporto qualità-prezzo, che premi sia il consumatore interessato a scoprire i nuovi circuiti di prodotto, sia il lavoro nel vigneto. “Attraverso i vini si possono conoscere le qualità e le sfaccettature del nostro Paese, in cui arte cultura e tradizioni si fondono armoniosamente con le fatiche dei viticoltori. Ed è proprio su questo trait d’union che si fonda la differenza tra una cantina sociale ed una azienda commerciale”, ha chiarito Paolo Bruni, presidente di Fedagri, il colosso cooperativo nazionale che ha lanciato l’iniziativa. “L’etichetta che sta su una bottiglia di vino cooperativo simboleggia non solo il “sapere” dell’enologo - ha aggiunto Bruni - ma è un tutt’uno con la vite, la terra, l’ambiente ed il custode di tutto ciò che è il socio produttore. Le nostre cooperative non prescindono dall’uomo, ma esistono grazie agli uomini”. E questi uomini ne hanno fatta di strada, considerando che oggi il settore vitivinicolo di Fedagri raggruppa 230 mila soci produttori e conta 430 aziende, da cui escono annualmente 20 milioni di ettolitri di vino, pari al 40% della produzione nazionale, per un fatturato di 2,5 miliardi di euro. La guida, intitolata “Saper di Vino”, è stata presentata in una cornice da evento mondano nella splendida Villa Miani, a Roma, e, a sottolineare la voglia di comunicazione un’immagine inedita della cooperazione, la tavola rotonda di presentazione era affidata al coordinamento di Livia Azzariti, una protagonista di “Uno Mattina”, mentre Roberta Capua, conduttrice di “Buona domenica”, ha tenuto a battesimo la pubblicazione. Nel volume sono annoverate, per regione, tutte le grandi realtà cooperative del settore riunite da Fedagri. Con schede tecniche sull’azienda e suoi vini che produce, oltre a cenni storici, indirizzo, recapito telefonico ed e-mail. “Il principio guida per le nostre imprese è di produrre uva di qualità a costi competitivi e vini in linea con le tendenze dei nuovi consumi - spiega Luigi Pasetto, presidente del settore vinicolo di Fedagri - In pratica i successi dipenderanno poi dalla capacità di ottenere le migliori innovazioni per poter incidere sulle scelte del consumatore”. Un passaggio che, considerando l’ineguagliabile rapporto qualità-prezzo dei vini cooperativi, Fedagri vuol compiere attraverso un accordo con la grande distribuzione, la cui attenzione è stata testimoniata dalla presenza di Vincenzo- Tassinari, presidente di Coop italia. E il viceministro alle Attività Produttive, Adolfo Urso, ha esortato i produttori cooperativi ad investire sulla Cina, un grande mercato del futuro sul quali il vino italiano deve essere presentato in sinergia con le altre eccellenze del Made in Italy. Una conferma delle potenzialità di questi vini firmati dalla cooperazione è arrivata dal Vinexpo di Bordeaux, dove la cantina trentina Cavit si è aggiudicata, grazie al suo “Maso Cervara Teroldego Rotaliano Doc 2002” il prestigioso “Premio Speciale Italia” del concorso mondiale Citadelles du Vin insieme con altri sette ambiti riconoscimenti.

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