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La Stampa

Aste - Grandi bottiglie per iniziative umanitarie. Da Barolo a Spoleto, beneficenza in cantina ... Capolavori dell'arte e capolavori in bottiglia. Il mondo dei vini d'autore è sempre più in sintonia con quello degli oggetti d'arte, i cui appassionati trovano nelle aste il miglior terreno per competere. E con la grande stagione della vendemmia sono proprio le aste ad accendere gli entusiasmi per i tesori delle grendi cantine, occasioni in cui il business si coniuga con la solidarietà. E'il caso di «Vini nel Mondo», che si chiude oggi a Spoleto, dove una storica bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva 1964 Tenuta Il Greppo della famiglia Biondi Santi, al cui nome è legata l'invenzione del Brunello parte da una base d'asta di 3000 euro e un doppio magnum di Sassicaia 2002 Tenuta San Guido, il capostipite dei Supertuscan, a 1000 euro. Sono solo due delle 24 etichette cult battute da Christie's, la più celebre casa d'aste del mondo, a favore dei bambini. Il ricavato sarà infatti devoluto a due organizzazioni che si battono per i diritti dell'infanzia: «Il Girotondo» di Roma e la Comunità educativa San Sabino di Spoleto.

Ma per chi ama investire nei grandi vini un'occasione unica si presenterà sabato prossimo, quando per la prima volta in Italia, a Montalcino, si terrà un'esclusiva asta tutta dedicata al Brunello, con oltre 500 bottiglie (suddivise in 84 lotti, per una base di partenza di circa 31.000 euro) battute dalla famosa casa d'aste Pandolfini. Il ricavato della vendita sarà destinato al restauro della Chiesa di Santa Croce, una delle più antiche e preziose della cittadina toscana. Tra le molte «chicche» per intenditori Sandro Chia, pittore di fama internazionale, ha offerto tre bottiglie del suo Brunello Riserva 1999 Castello del Romitorio con esclusive etichette disegnate da lui, numerate e firmate.

Dalla Toscana al Piemonte, a La Morra, dove per la prima volta nella storia dell'«Asta del Barolo» l'azienda Gagliardo propone un lotto unico e straordinario: una barrique (225 litri, pari a 300 bottiglie) di un blend dei vigneti Parafada in Serralunga d'Alba, Capalot in La Morra e Fossati in Barolo, vendemmia 2003, esclusivamente creato per l'occasione. Rientra invece nella tradizione dell'asta il lotto di beneficenza, costituito da un esemplare unico da 5 litri di Barolo Preve Gianni Gagliardo vendemmia 2001. Il ricavato sarà affidato all'Amref e andrà a sostenere un progetto di educazione sanitaria nelle scuole di Kaloleni e Malindi, in Kenya. Parteciperanno all'asta buyers internazionali collegati in videoconferenza da Londra e Hong Kong.

E, a proposito del re dei vini piemontesi di cui è appena stata presentata l'annata 2001, il presidente dell' Enoteca Regionale del Barolo, Luigi Cabutto a nome degli 11 sindaci e dei vignaioli della zona Barolo ha fatto una speciale donazione di bottiglie del 2000 che troveranno posto nelle prestigiose e restaurate cantine di Palazzo Barolo, a Torino. Un omaggio che starà nel tempo a testimoniare il legame centenario tra le colline del Barolo e quel palazzo dei Marchesi Falletti, che hanno creduto, dai primi decenni dell' Ottocento, nella grandiosità di questo vino e lo hanno fatto conoscere presso le grandi corti europee.

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