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La Stampa

E’ il vino il regalo più gradito… Il regalo più ambito dagli appassionati di vino in queste feste? Una bottiglia – possibilmente champagne o un ottimo rosso - che un amico decide di regalare scegliendola con cura dalla propria cantina. Cantine dove, durante l’anno, ha raccolto i migliori vini selezionandoli tra i migliori vini del mondo. E’ questo il desiderio massimo per gli enonauti secondo il sondaggio che WineNews, il più cliccato sito di informazione sul vino, in collaborazione con Vinitaly, ha sottoposto ai suoi oltre 9.500 enonauti (1542 le risposte). “Ricevere una bottiglia di vino che sia stata attinta da ben fornite scorte personali è certamente un privilegio riservato a chi ha un familiare, un parente o un amico appassionato di buon vino” afferma Alessandro Regoli, direttore di WineNews. “Gli enonauti – aggiunge – amano dedicare il proprio tempo libero e una buona parte del proprio budget all’acquisto di bottiglie, aiutati dalle guide di settore o da passaparola di amici esperti, scovate magari durante viaggi mirati nei più noti territori del vino o alle aste specializzate”. Sono proprio gli enonauti che , in occasione del pranzo di Natale, scelgono personalmente dalle proprie riserve i vini da portare a tavola. Ma soprattutto da regalare. Se invece decidono di acquistare – sempre secondo il sondaggio di WineNews – la spesa media per una bottiglia da offrire in dono varia dai 20 ai 30 euro (61% degli enonauti), dai 30 euro in su (11%), mentre solo il 9% spenderà meno di 10 euro. La “bottiglia dei sogni” rimane – secondo Winenews- il classico champagne (42%), magari in formato magnum, da stappare la notte di Capodanno. A seguire un grande vino rosso italiano (39%) – Barolo, Brunello di Montalcino, Barbaresco, Chianti Classico, Supertuscan, Taurasi, i nuovi grandi rossi siciliani – meglio se griffati dai nomi più altisonanti dell’enologia nazionale. O ancora uno dei rari vini da meditazione (12%) come Passito di Pantelleria, Porto, Sauternes. Il restante 7% degli enonauti sogna invece Borgogna e Bordeaux d’annata. A fine anno arrivano anche i dati sulle classifiche fatte dagli specialisti per i grandi vini di tutto il mondo. Ad esempio, quella Top 100 di Wine Spectator, la rivista di critica enologica d’oltreoceano, per molti la bibbia del vino mondiale. In questa classifica è prima la California con 24 vini segnalati, al secondo posto troviamo la Francia con 20 vini e al terzo l’Italia con 15. Nella superclassifica di Wine Spectator, da sempre uno dei verdetti più attesi nel mondo dell’enologia internazionale, l’Italia, ala terzo posto dopo California e Francia, vede tra i nostri vini in testa quelli toscani, con 7 vini segnalati, seguiti dal Piemonte con 4 e da Friuli, Trentino e Sicilia e Veneto con uno ciascuna. WineNews ha fatto anche un’altra indagine, incrociando i risultati delle cinque Guide più importanti d’Italia nell’edizione di quest’anno: Gambero Rosso-Slow Food, L’Espresso, Veronelli, Ais-Bibenda, Luca Maroni. E ha constatato che sono soltanto otto le etichette dell’Italia del vino che mettono d’accordo gli esperti delle cinque guide: Angelo Gaja Langhe Sorì San Lorenzo 2001, Casanova di Neri Brunello di Montalcino Cerretalto 1999, Gianni Masciarelli Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma 2001, Oasi degli Angeli Kurni 2003, Galardi Terra di Lavoro 2003, Montevetrano Montevetrano 2003, Luciano Sandrone Barolo Cannubi Boschis 2001, Foradori Granato 2003 (arretrato del 18 dicembre 2005).

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