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La Stampa

Modello Montalcino ... L’ultimo anno ha incoronato il sistema economico su cui si reggono le colline del Brunello. Le regole del successo: gioco di squadra tra le aziende e trasparenza con il consumatore... C’è il modello Nord Est e c’è quello Nord Ovest, ma c’è anche il modello Montalcino. Ovvero l’economia del Brunello, il vino attorno a cui ruotano centinaia di piccole e medie imprese (Unite nel consorzio guidato da Filippo Baldassarre Fanti), sia in campo enologico che in campo turistico e dei servizi. Il 2006 ha confermato che le strategie di quell’angolo di Toscana tra l’Amiata e il Senese sono vincenti. La leadership sul mercato Usa si è consolidata e uno dei campioni della squadra del Brunello, l’azienda Casanova di Neri, ha vinto il suo campionato del mondo, conquistando la vetta della classifica di Wine Spectator, la rivista americana considerata la «bibbia» degli enofili.
A spiegare il segreto del «Modello Montalcino» ci pensa Enrico Viglierchio, il manager ai vertici italiani di Castello Banfi, una delle aziende chiave del territorio. «Il modello esiste - spiega Viglierchio - e si regge su tre punti; il legame tra aziende e territorio, la capacità delle lealtà al lavoro di fare squadra e la trasparenza nei confronti del consumatore». Per scendere nei dettagli quelli del Brunello sanno trovare forza dall’essere a Montalcino, riescono a sviluppare strategie di mercato che manifestano forte coesione tra marchio di appartenenza e singole aziende e soprattutto, a differenza di altri territori, Montalcino - sia con il Brunello che con il Rosso - mantiene una precisa fascia di mercato, senza mai creare fraintendimenti soprattutto in un momento in cui la grande distribuzione si sta appassionando anche al vino di qualità.
«Inoltre - spiega ancora Viglierchio - la forza del nostro territorio è anche quella di mettere insieme realtà molto diverse dai capitalisti ai piccoli proprietari, ma nonostante le differenze non manca mai li gioco di squadra». Banfi rappresenta anche uno dei legami più forti tra Montalcino e gli Usa. Con i fratelli John e Harry Mariani che negli anni Ottanta hanno dato vita a un’azienda che ha fatto da vero e proprio volano per Montalcino e al suo figlio più illustre, il Brunello. In tempi più che recenti non dobbiamo dimenticare poi Richard Parsons, Ceo del gigante americano dei media Aol Time Warner, che ha acquistato l’azienda «Il Palazzone» e che produce con entusiasmo il suo vino.

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