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La Stampa

Bevuto troppo? La macchina non parte ... Tecnologia: arrivano gli antidoti elettronici agli eccessi alcolici... Incendi e ubriachi sono stati i protagonisti di giornali e telegiornali dell’estate. Per il gran numero di vittime provocate dalla guida in stato di ebbrezza, nonostante l’impressionante aumento dei casi registrati, c’è il sospetto che il problema non sia esploso negli ultimi mesi, ma che finalmente si stia verificando meno empiricamente il tasso alcolemico dei guidatori coinvolti negli incidenti. Non solo in Italia dove, come ha ricordato il ministro degli Interni, nel 2006 si sono registrati appena un quarto di milione di controlli sulle strade contro i 7-8 milioni di un paese come la Francia, che pure è grande produttore di bevande alcoliche.
Considerata la diffusione planetaria del problema e la difficoltà (oltre al costo) di effettuare controlli capillari, i costruttori hanno sviluppato sistemi che impediscono l’uso dell’auto se al volante siede un guidatore non completamente in possesso delle proprie facoltà psicofisiche. L’esempio viene dagli Usa, dove l’alcol provoca annualmente 13.000 morti sulle strade e 70.000 bus scolastici sono già dotati ditali dispositivi, mentre l’associazione delle “madri contro la guida ubriaca” ha chiesto l’installazione obbligatoria dell’anti-avviamento in presenza di alcol sulle vetture di chi ha subito precedenti condanne per guida in stato di ebbrezza.
In Francia l’alcol è la prima causa di incidenti mortali, col 26,2% dei decessi (1.200 su 4.709) e si pensa di ridurre il tasso consentito da 0,5 grammi per litro di sangue a 0,2, come suggerito per il 2010 dalla Comunità Europea. Dominque Bussereau, sottosegretario con delega ai trasporti, si è incontrato col n 1 di Renault, Carlos Ghosn e il 25 incontrerà l’omologo di Peugeot-Citroèn, Christian Streiff: lo scopo è suggerire etilometri evoluti sui veicoli delle Case francesi, per “consentire a ciascun guidatore di autoesaminarsi e assumersi le proprie responsabilità”. Gli anti-avviamento attuali che funzionano col semplice soffio, anche se installati direttamente in vettura, vengono considerati “una falsa buona idea” visto che un passeggero sobrio può “ingannarli” sostituendosi al pilota per il test.
In Svezia, dove Volvo vuole installare gli etilometri anti-avviamento su alcuni dei suoi camion (su tutti i nuovi dal 2012) Saab già da anni studia nuovi sistemi di rilevamento forniti a bordo. In Giappone Toyota installerà dal 2009 dei sensori sul volante in grado di intercettare tracce d’alcol nella sudorazione delle mani.
E se il guidatore indossa i guanti, a scoprirlo ci penserà l’analisi dei movimenti anomali del volante e l’anormale dilatazione delle pupille, rilevata da una telecamera nel cruscotto. Nissan ha già presentato un prototipo che per avviarsi richiede non solo l’alito “pulito” del guidatore, ma una sobrietà totale: controlla costantemente l’assenza di ebbrezza alcolica con la telecamera di analisi delle pupille-guidatore e attraverso mini-sensori sulla cloche del cambio e nel poggia- testa anteriore. Se avvertono alcol nel respiro di chi siede al volante fermano l’auto.

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