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La Stampa

Salone del Vino, messaggi in bottiglia ... Torino, dal 26 Ottobre al Lingotto la sesta edizione della fiera... Export alle stelle ma i consumi interni crescono solo del 5%... Nessuno è profeta in patria e il vino italiano non fa eccezione: ad un export con incremento a doppia cifra e che ha superato il valore di un miliardo di euro solo negli Usa corrispondono consumi interni che non crescono oltre il 5%. In questo mercato a corrente alternata si aprirà da venerdì 26 a lunedì 29 ottobre la sesta edizione del Salone del Vino (presentata ieri in contemporanea a Roma e nel capoluogo piemontese) organizzata nel quartiere fieristico torinese del Lingotto dalla Promotor International, di recente acquisita dalla francese GL Events. La manifestazione sarà un osservatorio privilegiato per comprendere il “business in bottiglia” di un Paese dove una confusione di nuove proposte cannibalizza ogni segmento di prezzo. Tant’è che il tema scelto per il Salone’ è “Le regioni del vino, le ragioni del vino”, a significare che si vuole, sia esplorare tendenze e valore economico del comparto, sia mettere a fuoco la cultura del vino e l’evoluzione dei suoi territori. Tre momenti particolarmente significativi scandiscono il programma della rassegna torinese. Il primo è il convegno “Vino e Finanza”, che di fatto apre le contrattazioni economiche del Workshop internazionale di venerdì 26. Il secondo è la scoperta di tutte le sfumature dell’enologia italiana con il “Terzo Forum dei vini da vitigni autoctoni”. Il terzo è la cultura del vino approcciata con i Laboratori del Gusto di Slow Food, che aprono la nutritissima proposta di degustazioni e sono l’anteprima alle due giornate di sabato e domenica, quando il Salone sarà aperto al pubblico che potrà approfittare di un “bonus” pari alla metà dei 12 euro del biglietto d’ingresso per acquistare i vini esposti. Tra le degustazioni quelle della “Grande enoteca dei vitigni autoctoni” promossa con Go Wine, quella della “Top ten dei grandi vini di Siena”, area d’elezione del Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano con le bottiglie di Tenuta di Trinoro, Castello Banfi, Casanova di Neri, Castello di Ama, Fattoria San Giusto a Rentennano, Poderi Boscarelli, La Rampa di Fugnano, Tenuta Col d’Orcia, Castelli in Villa e Poliziano. Senza dimenticare la selezione dei vini premiati a settembre al concorso enologico nazionale della “Douja d’or” di Asti. La giornata conclusiva, lunedì 29, sarà dedicata ai gestori di ristoranti, enoteche e wine bar che nei padiglioni del Lingotto potranno esplorare il meglio della produzione italiana.

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