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La Stampa

La spesa in cascina batte il supermercato ... La Coldiretti: incrementato dell’8% il valore delle vendite... Nel 2008 acquistati direttamente nelle aziende agricole prodotti per 2,7 miliardi di euro... La crisi economica alleggerisce la borsa della spesa e andare a comprare in cascina da hobby della domenica diventa una chanche in più per arrivare a fine mese. Secondo il “Rapporto sugli acquisti dei prodotti alimentari direttamente dalle imprese agricole” di Coldiretti/Agri 2000 oltre un italiano su due (il 52%) nel 2008 ha acquistato prodotti alimentari almeno una volta direttamente nelle aziende agricole. Questo modello di distribuzione ha così registrato la maggiore crescita dell’anno, battendo sia i negozi (-1,3%) sia gli ipermercati (+1,8%), grazie ad un incremento dell’8% nel valore delle vendite, che secondo le stime hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro.
Di questa somma il 43%, pari a un miliardo e 160 milioni è stato speso per l’acquisto di vino, 621 milioni (23% del totale) in frutta e verdura, il 10% (270 milioni) in formaggi, il 7% (189 milioni) per carni e salumi, il 6% (162 milioni) in olio d’oliva, idem per il miele e altri prodotti degli alveari, mentre un buon 5% (135 milioni) è andato in piante ornamentali. “E’un fenomeno in contro - tendenza rispetto alla crisi generale - sottolinea il presidente della Coldiretti, Sergio Marini - perché abbina la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo, dopo i recenti allarmi alimentari, dai maiali alla diossina irlandesi al latte alla melanina cinese”. Anzi, tra il bisogno di risparmio e il desiderio di sicurezza è quest’ultimo l’elemento che balza in testa alle motivazioni di acquisto da un’altra indagine Swg/ Codliretti: al primo posto infatti (63%) v’è la genuinità del prodotti, seguita dal gusto (39%), mentre il risparmio (28%) viene al terzo posto.
“Da questa indagine - fanno osservare alla Coldiretti - emerge il fatto che esistono ancora enormi spazi di crescita, con quasi la metà (44%) dei consumatori che non fanno acquisti direttamente dai produttori soprattutto perché non sanno a chi rivolgersi e dove andare, tanto che l’88% della popolazione si recherebbe in farmers market se ce ne fosse uno nella propria zona”. Attualmente la copertura per questo tipo di vendite è assicurata da 60.700 aziende agricole (cantine, frantoi, malghe, cascine) che vendono direttamente, con un aumento del 57% rispetto al 2001 e del 6% rispetto al 2007. Oltre 2 imprese su 3 (68%) utilizzano locali adattati all’interno dell’azienda, mentre il 14% dispone di un vero e proprio negozio aziendale, mentre il 30% partecipa a fiere e mercati. Tra le regioni, è in testa la Toscana, con 10 mila aziende (17% del totale), seguita dalla Lombardia (11%), dal Piemonte (10%), e poi Sicilia, Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, tra l’8 e il 9%; nelle altre regioni l’incidenza non supera il 5%. “La vendita diretta è una grande opportunità per il Paese - sottolinea Sergio Marini - e fa parte di un nostro progetto finalizzato ad un aumento della concorrenza che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori”.

Così gli acquisti...
Fatturato 2008 - 2,7 miliardi di euro, +8% sul 2007
% sul totale
Vino - 43%
Ortofrutta - 23%
Formaggi - 10%
Carne e derivati - 7%
Olio - 6%
Piante ornamentali - 5%
Altro (miele, cosmetici) - 6%

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