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La Stampa

Una lobby verde contro i rincari ... Agricoltori del G8 uniti per frenare la speculazione internazionale... Gli agricoltori degli otto paesi con le più ricche economie del globo vogliono creare una rete di protezione che metta al riparo produttori e consumatori dI tutto il mondo dalle impennate dei prezzi internazionali sui generi alimentari di base. Il primo passo verso questa “lobby agricola” sarà il vertice delle maggiori organizzazioni di settore del “G8”, organizzato a Roma dalla Coldiretti per giovedì prossimo, 19 marzo. I problemi sono sotto gli occhi di tutti: la speculazione internazionale fa crollare i raccolti mondiali di cereali. Esattamente un anno fa il prezzo del grano aveva raggiunto il massimo storico di circa 12,50 dollari per bushel per poi continuare in una continua discesa che lo ha riportato oggi quasi al valore di circa 5 dollari, secondo le elaborazioni Coldiretti sudati del Chicago Board of Trade. Il risultato è stato un crollo delle semine su scala nazionale ed internazionale sul quale si sono abbattute condizioni climatiche avverse secondo l’ultimo rapporto Fao “Crop prospects and food situation” (Prospettive dei raccolti e situazione alimentare). In Europa e negli Stati Uniti, nonostante condizioni generalmente favorevoli per il grano invernale, le superfici seminate sono diminuite a causa dei previsti minori guadagni rispetto all’anno scorso. Nei paesi a basso reddito con deficit alimentare, le prospettive per la produzione cerealicola agli inizi del 2009 sono al ribasso. Le prime previsioni indicano un raccolto di mais più ridotto in Africa australe. Condizioni di siccità prolungata stanno avendo effetti negativi sulla produzione di frumento in Asia, specialmente in Cina per il grano invernale. E le precipitazioni sono state scarse anche in India. In Sud America, la produzione di grano del 2008 è stata dimezzata a causa della grave siccità in Argentina. Intanto, nonostante il calo dei corsi agricoli internazionali, i prezzi alimentari sui mercati interni rimangono sostenuti in molti paesi in via di sviluppo e aggravano il rischio della fame. In Italia sull’aumento dei listini della pasta, a fronte del crollo di quelli del grano è intervenuto l’Antitrust. In Africa australe e in America centrale i prezzi hanno continuata a salire, mentre nei paesi dell’Africa occidentale ed orientale a gennaio le quotazioni erano ancora ben al di sopra del livello di un anno fa. Inoltre i prezzi del riso rimangono alti anche in molti paesi dell’Asia, tra cui Afghanistan, Pakistan e Sri Lanka. Il meeting cli Roma, dedicato alle “G8 Farmers’Union” si svolge in vista del vertice dei Capi di Stato e di Governo del prossimo luglio alla Maddalena e coinvolge gli agricoltori di Giappone, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Inghilterra, Russia e Italia, per la prima volta tutti insieme nel nostro Paese. “L’obiettivo - spiegano alla Coldiretti - è appunto definire le dinamiche della produzione agricola mondiale con i relativi effetti sulle disponibilità alimentari e quindi sui Si vuole arrivare a coordinare nel mondo la produzione di generi alimentari essenziali redditi di cittadini ed imprese. Il confronto sarà a tiro d’orizzonte e sarà imperniato sui temi della sicurezza alimentare, dei prezzi, della fame e della salvaguardia dell’ambiente con l’obiettivo di fermare le speculazioni e garantire cibo sicuro al giusto prezzo alla comunità internazionale”. I lavori si concluderanno con la firma della dichiarazione comune che verrà presentata ai Governi ed ai parlamenti dei Paesi del G8.

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