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La Stampa

La finanza nei vitigni col bond Mezzacorona … Sull’onda del successo dei bond emessi dalle grandi corporation - e sotto la guida dell’amministratore delegato Fabio Rizzoli - i 1500 soci della società cooperativa agricola Mezzacorona hanno deciso di lanciare, attraverso la subholding Nosio Spa, obbligazioni per un valore di 10.000 euro, raddoppiabile, destinati ai piccolo risparmiatori. Sebbene non siano quotati, la Consob ha dato il via libera perché il gruppo ha alle spalle oltre cent’anni di storia (è nato nel 1904), un patrimonio che sfiora i 100 milioni e - nei 2600 ettari di vigneti in Trentino Alto Adige e i 1000 delle due tenute siciliane - produce ogni anno 400mila quintali di uve di qualità e oltre 40 milioni di bottiglie, il 73% delle quali prendono la strada dell’export e arrivano sulle tavole di mezzo mondo attraverso le controllate Prestige Wine Import di New York e la tedesca Bavaria Gbh. Oggi la cooperativa è il quarto gruppo vinicolo italiano, primo per valore di uva prodotta. Un piccolo colosso che ha chiuso l’ultimo bilancio consolidato (2008) con un fatturato di 139 milioni (+7%) e la distribuzione ai soci di 46 milioni di euro. Le mille obbligazioni da 10 euro l’una della prima tranche sono già sparite e si andrà al raddoppio dell’emissione che, come sottolinea l’amministratore delegato, ha anche l’importante compito di “avvicinare per la prima volta molti soci, piccolissimi agricoltori, ai meccanismi della finanza”. Trentino, classe ’44, entrato a 27 anni in Mezzacorona, Rizzoli ne ha cambiato il destino, portandola dal 592esimo posto tra i viticoltori italiani, al primo, sviluppando la conquista dei mercati esteri e, attraverso Nosio, dotandola di un importante braccio operativo.

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