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La Stampa

Gli anti - etilometri ... I vignaioli contestano la validità scientifica... “Basta con il proibizionismo e i talebani dell’etilometro. Il mondo del vino merita più rispetto. Non siamo spacciatori”. Costantino Charrère, il produttore valdostano, presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti lancia la sfida. “Vino più conoscenza e meno divieti” è il titolo dell’offensiva scientifica lanciata durante una conferenza stampa a Milano.

Vari i fronti aperti. Il primo contro gli apparecchi usati per i controlli dalla Forze dell’Ordine. “E’ provato che l’etilometro a fiato non è idoneo a misurare la percentuale di alcol nel sangue - sostengono alla Fivi - Ci sono test scientifici che dimostrano la diversità di risultati a seconda della capacità polmonare delle persone”.

I vignaioli non vogliono nascondere la gravità del problema alcol ma sottolineano come “molti incidenti stradali del sabato sera tra i giovani non sono causati dal consumo eccessivo del vino, ma da un miscuglio di sostanze alcoliche di dubbia provenienza e salubrità”. Il prof. Michael Hlastala dell’Università di Washington ha dimostrato le differenze tra alcol di fermentazione e alcol da distillazione. La soluzione? Serve una cultura del bere vino in maniera consapevole e responsabile.

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