La Stampa

Sostiene Slow Food ... Aiutiamo l’agricoltura che ci piace... Ci sono comitati che si battono su tanti temi importantissimi: il nucleare, l’acqua, lo stato dei beni artistici, gli animali selvatici, la caccia, gli animali domestici, la vivisezione, il testamento biologico... Questioni degne, importanti, urgenti. L’agricoltura invece è come se non ci riguardasse. È nato da queste considerazioni il convegno che si è svolto sabato a Milano: una chiacchierata tra Josè Bovè, vicepresidente della commissione agricoltura dell’Unione Europea, e Carlo Petrini, presidente di Slow Food, organizzata dai Verdi Europei, Legambiente, Aiab e Slow Food, e intitolata “La Pac ci riguarda”. Della Pac, politica agricola comunitaria, ovvero dell’Europa, con vittoriano pudore tutti quanti tendono a non occuparsi, a cominciare dai nostri politici nazionali, che sono in tutt’altre faccende affaccendati, per finire con i rappresentanti italiani a Bruxelles, che ignorano bellamente dibattiti e spesso votazioni. E i cittadini? Nemmeno quella vasta parte di cittadinanza che si impegna sui temi pubblici riconosce quello dell’agricoltura come degno di attenzione. E i produttori? Quelli piccoli sono in affanno, a quelli grandi spesso fa comodo che nessuno si occupi di niente, perché in una situazione di diffuso disinteresse le attività di lobbying, su una questione che assorbe il 40% del bilancio dell’Unione Europea, vengono meglio. Invece inizia tutto lì: dalle semine, dalle concimazioni, dai trattamenti, dai raccolti, dalla distribuzione, dalla salute, dal paesaggio, dalle acque e dai terreni... inizia tutto nei nostri campi. È li che possiamo cambiare le cose. Come? Comprando cibo, producendone magari una piccola parte, cucinandolo, mangiandolo e condividendolo. È questo lo strumento che abbiamo, se ci informiamo, ogni giorno, per appoggiare l’agricoltura che ci piace o quella che ci danneggia. Ma dobbiamo capire quali politiche agricole sono in corso e come dovrebbero cambiare. Ecco perché è stato consolante vedere tanta gente al convegno, e ripeteremo queste occasioni ogni volta che sarà possibile: per preparare tutti insieme la Pac che avremo dal 2013 in avanti.