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La Stampa

Il governo pensa a una mini-tassa sui cibi spazzatura ... La proposta sul tavolo delle Regioni. Servirebbe per finanziare l’edilizia sanitaria Coldiretti non ci sta: sosteniamo l’agricoltura... Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha pensato all’introduzione di una tassa sul cibo spazzatura come una delle possibilità per recuperare una parte degli otto miliardi che lo Stato taglierà alle Regioni nei prossimi anni. Per ora è solo un’ipotesi, un titolo di poche righe inserito nell’indice di un documento di lavoro consegnato in vista della trattativa per il nuovo patto della Salute. Nelle intenzioni del governo quei soldi dovrebbero servire per finanziare l’edilizia sanitaria. In attesa di capire che cosa faranno le Regioni la Coldiretti scende in campo e chiede invece di destinare quelle risorse per sostenere i cibi genuini del territorio così “come ha fatto la Francia con l’introduzione della taxe soda”, spiega il presidente Sergio Marini.

Dal primo gennaio 2012, infatti, è operativa un’imposta, che ha superato anche il vaglio del Consiglio costituzionale francese, che pesa due centesimi su ogni lattina di bevanda gassata. Secondo le stime dovrebbero entrare nelle casse del governo di Parigi 280 milioni che saranno utilizzati per ridurre il costo del lavoro di raccolta in agricoltura e sostenere così la frutta e verdura. Gli sciroppi, i succhi di frutta senza zucchero aggiunto, i frullati, gli yogourt da bere, i latti per l’infanzia, le bevande nutritive a finalità medica e i prodotti destinati all’esportazione non sono toccati dalla misura.

L’iniziativa francese segue di qualche mese quella della Danimarca che ha introdotto una tassa sul cibo spazzatura ricco di grassi saturi come merendine, patatine e snack con un aumento di 16 corone, 2,15 euro, al chilo. Coldiretti vorrebbe che Palazzo Chigi seguisse l’esempio di questi governi. Secondo Coldiretti la situazione in Italia è drammatica proprio per effetto del progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate da parte delle giovani generazioni. I risultati del monitoraggio effettuato dal progetto “Okkio alla Salute” parla di un milione di bambini in sovrappeso (22,1 per cento del totale) e di 400 mila obesi. Dall’indagine è emerso che il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e che il 48% assume quotidianamente bevande zuccherate e gassate.

Marini si dice pronto a “dare un forte sostegno per scoraggiare il consumo di cibo spazzatura”. Coldiretti però chiede di individuarlo con criteri oggettivi e seri “mentre deve essere contestualmente sostenuto il cibo genuino e del territorio anche a scuola”. E questo potrebbe essere “un’opportunità per un Paese come l’Italia che è leader europeo nella produzione di frutta e verdura e degli altri alimenti base della dieta mediterranea”.

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