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La Stampa

“L’Imu ucciderà i contadini” ... Confagricoltura: 500 mila piccole aziende non possono permettersela ... La sensazione è di strangolamento. L’agricoltura italiana già non era famosa per navigare nell’oro, ma adesso che alla crisi economica generale si sommano nuovi e tremendi carichi fiscali sembra difficile scamparla. Il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, calcola che “il nostro settore pagherà da solo il 10% di tutti i sacrifici anti-crisi imposti dal governo all’Italia”. Forse il balzello che brucia di più è la nuova Imu, l’imposta sugli immobili che sostituisce l’Ici: in molti casi i nuovi esborsi faranno la differenza fra tenere aperte le imprese agricole o chiuderle.
Confagricoltura ha fatto i calcoli e Guidi si sente di affermare che “il peso dell’Imu sulle imprese agricole italiane sarà di 1,3 miliardi di euro di nuove imposte, a cui bisogna aggiungere fra i 2 e i 3 miliardi per l’accatastamento dei fabbricati rurali. La somma è prossima al valore della Pac per il nostro Paese”. La Pac è la Politica agricola comunitaria e che gli aiuti erogati attraverso questo strumento sono una linfa vitale indispensabile al settore verde; in sostanza la sola Imu è sufficiente a prosciugare gli aiuti all’agricoltura italiana smistati cia Bruxelles. “Il nostro settore non può permettersi questo salasso” constata Mario Guidi. Si potrà rimediare? Il presidente di Confagricoltura si audi sì: “Se si è commesso un errore nel valutare l’impatto dell’Imu sul mondo agricolo si rifacciano i conti. Non si può, in una notte, alzare l’imposizione fiscale di 4 volte; va trovata una soluzione”. Guidi incalza: “Questo governo ha basato il suo programma sul rigore ma anche sull’equità, ma questo meccanismo non è equo”. Il presidente di Confagricoltura non vuoi fare un discorso da lobbista, inquadra le sue rivendicazioni lii una cornice di interessi generali: “L’agricoltura è economia reale e se l’agricoltura cresce, cresce anche tutta l’Italia. Capiamo che il Paese è in un momento di fragilità e, responsabilmente, finora alla protesta abbiamo preferito il dialogo in tutte le sedi istituzionali. Ma se non troveremo risposte adeguate da questi tavoli - avverte Guidi - saremo costretti a seguire altre vie per manifestare il nostro dissenso. Non assisteremo alla fine delle nostre aziende senza difenderle”. La faccenda delle tasse che si moltiplicano per 4 è presto chiarita. Il Centro studi di Confagricoltura fa l’esempio concreto di un’azienda di 52 ettari (colture seminative e foraggere) con quattro fabbricati rurali, che finora versava nei sui soli terreni di circa 2.200 euro. Con la nuova tassazione si passerebbe a un totale di oltre 8.600 mila euro. Un aumento che supera i 6.400 euro, prossimo al 300 per cento dell’attuale carico fiscale. Cioè una moltiplicazione per 4. E il problema non è solo l’Imu. Guidi calcola che nonostante alcune modifiche intervenute rispetto alla prima scrittura, la manovra del governo “brucia il 10% del valore aggiunto prodotto in agricoltura. Mezzo milione di aziende sotto i 20 ettari rischiano di chiudere”. Allarme rosso.

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