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La Stampa

La super degustazione che finisce sul tetto ... Mille etichette sulla rampa elicoidale del Lingotto ... Il Guinness dei primati non la certifica ufficialmente, ma quella che va in scena oggi sulla rampa Nord del Lingotto è probabilmente la più grande degustazione di vini italiani mai effettuata: si potranno assaggiare oltre mille etichette. L’appuntamento è per le ore 15, sulle strette volute che portavano le auto alla pista in cima alla struttura in cui è ospitato il Salone del Gusto. Il pretesto è la presentazione della terza edizione di “Slow Wine”, la guida di Slow Food Editore. L’appuntamento editoriale è in programma alle 10,30 nella Sala dei 500 e riporta il vino al centro del Salone del Gusto. “Raccontiamo il vino con la lente di ingrandimento slow - spiegano i curatori Giancarlo Ganglio e Fabio Giavedoni - e per farlo non ci siamo fermati alla degustazione ma siamo entrati in oltre 2.000 cantine. Non diamo punteggi ma proponiamo una guida che rimette al centro la lettura e la narrazione un po’ come accade con quella delle osterie”. “Slow Wine” racconta concimi, fitofarmaci, lieviti e svela anche la sostenibilità di ogni etichetta: è un tentativo nuovo di analizzare il vino, in cui non mancano i riconoscimenti, ma si cerca di non farli diventare mai un voto. Al massimo si dà un consiglio che si declina in “Slow” (il legame con il territorio), “Quotidiano” (che non supera i 10 euro) e “Grande vino” (la selezione delle migliori etichette) oppure in simboli come “chiocciola” (per i vini più in sintonia con Slow Food), “bottiglia” (per le aziende con la migliore qualità media dei prodotti) o “moneta” (i migliori rapporti qualità prezzo).
Una guida anarchica che prova a sfuggire dai canoni che hanno sempre imprigionato questo tipo di pubblicazioni - oggi in flessione soprattutto sul tema vino - ma che al tempo stesso le hanno rese di più facile lettura. Oltre mille pagine, per raccontare l’Italia, cantina dopo cantina, sul filo dell’emozione. Inutile mettersi a fare classifiche delle regioni più rappresentate o cercare di dividere il mondo dei vini raccontati in buoni o cattivi. Come dicono i sommelier Fisar che gestiranno la grande degustazione di oggi “l’unica cosa che conta e assaggiare”. Senza esagerare però o senza mandare giù.

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