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La Stampa

Consorzio Barbera d’Asti cambia sede e punta anche sui vitigni autoctoni ... Da stamane il Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato avrà una nuova sede nelle sale del castello di Costigliole d’Asti, in una zona al centro di uno dei patrimonì vitati più suggestivi al mondo, tra Langhe e Monferrato (territori Unesco). L’ente, presieduto da Filippo Mobrici, conta 230 aziende associate che riuniscono 3500 vignaioli e 30 cantine sociali, con una produzione media di 750 mila ettolitri. Sono una dozzina le doc e docg tutelate: oltre alla Barbera (d’Asti, del Monferrato, Superiore) anche “Albugnana”, Cortese Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Grignolino d’Asti, Loazzolo, Malvasia dì Castelnuovo don Bosco, “Monferrato”, Piemonte e Ruchè di Castagnole Monferrato. Stamane, dopo l’inaugurazione, dalle 10,30 Ian D’Agata, giornalista e scrittore del vino di fama internazionale parlerà del “Progetto Indigena” (in collaborazione con “Collisioni”). Tra i relatori , sommelier e importatori, con l’assessore regionale Giorgio Ferrero e Bernard Burtschy, capo redattore de “Le Figaro” considerato il maggior esperto francese divini. “Abbiamo grandi progetti per il 2017, sarà l’anno della Barbera” sottolinea Mobrici.

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