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La Stampa

Siccità, non solo danni. Vendemmia e grano sono d’altissima qualità... Il governo ha deciso di attivare un piano di tutela degli agricoltori colpiti dall’emergenza siccità. Si tratta di un pacchetto di tre misure: attivazione del fondo di solidarietà nazionale, aumento degli anticipi dei fondi europei della politica agricola comune e uno stanziamento di altri 107 milioni per il programma di rafforzamento ed efficientamento delle infrastrutture irrigue che si aggiungono ai 600 milioni già messi a disposizione. Ma il caldo e la siccità non hanno solo fatto danni alle produzioni agricole ma ne hanno esaltato le caratteristiche qualitative. In questi giorni le principali organizzazioni agricole (da Coldiretti alla Cia - Agricoltori italiani, da Fedagri a Confagricoltura) stanno raccogliendo dati sull’andamento dei raccolti. Che cosa dobbiamo aspettarci? La vendemmia, ad esempio, sarà fortemente anticipata. L’altro giorno si è riunito il coordinamento delle cooperative vitivinicole che producono il 58% del vino nazionale. L’unica cosa certa è che la qualità sarà elevatissima mentre per quanto riguarda la produzione molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche delle prossime
settimane. Di fatto è ancora presto per fare previsioni anche se le quantità saranno sicuramente inferiori a quelle dell’anno scorso. Dalle riflessioni di Fedagri - Confcooperative viene fuori una mappa variegata: nella zona del Chianti si stima un calo intorno al 25%, in Piemonte tra il 10 e il 15%; percentuali simili in Emilia e Romagna e nell’Oltrepo pavese. In Puglia si dovrebbe registrare un lieve calo. Secondo la Cia - Agricoltori italiani per l’olio d’oliva si preannuncia un’annata difficile per i volumi di produzione con contrazioni fino al 40% rispetto alle migliori performance. La qualità al contrario dovrebbe essere buona. La Coldiretti, invece, sottolinea come l’ondata di caldo abbia avuto effetti positivi sulla coltivazione del grano che “quest’anno a fronte di una forte riduzione quantitativa ha una qualità elevatissima, sia in termini di contenuto proteico sia per quanto riguarda i parametri di panificazione o di pastificazione”. Anche il pomodoro da industria, dove si è potuto irrigare, sarà di grande qualità con la produzione di ottime conserve rosse. Secondo Coldiretti, poi, tutti i vegetali con il grande caldo mettono in atto meccanismi di difesa per contrastare le alte temperature e la siccità con una riduzione della produzione ed una elevata perdita di acqua per traspirazione, con concentrazione dei succhi organici, elevato tenore zuccherino. Si attendono, dunque, minori raccolti ma di qualità elevata anche perché per l’eccessivo calore non si sviluppano le patologie fungine che attaccano le piante e che sviluppano tossine (micotossine) pericolose per la salute. È questo il motivo della grande qualità della frutta tipicamente estiva di questo periodo, pesche, nettarine, susine, ma anche angurie e meloni, dolcissimi e ricchi di sali minerali fondamentali per combattere il caldo e la disidratazione. E poi ci sono le patate. Secondo Fedagri qualche criticità si potrebbe registrare per quanto riguarda il raccolto delle patate perché dalle prime scavature si denota una minor produzione anche se per avere certezze sulle dimensioni del calo bisognerà attendere almeno tre settimane. Per la Cia, invece, per i funghi potrebbe essere una pessima annata e solo “abbondanti precipitazioni d’agosto potrebbero salvare la stagione che altrimenti sarà la più scarsa degli ultimi 10 anni”.

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