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La Stampa

e matite giganti colorano le vigne del Monferrato … L’idea di un artista adottata da un’azienda vinicola... I vecchi pali di legno tra le vigne trasformati in matitone colorate hanno fatto il giro del mondo, sulle riviste specializzate non solo di enologia e sui social facendo il pieno di clic su facebook e twitter. Un tocco d’arte tra le colline di Mombaruzzo, nel Sud Astigiano, diventate patrimonio Unesco, che nasconde un risvolto solidale partito dai mondi lontani e che ora guarda al territorio. “Un amico, l’artista alessandrino Aldo Divano mi parlò del suo viaggio nel Laos dove vide alcuni bambini che passavano il tempo ad intagliare matite da pezzetti di legno - racconta Vitaliano Maccario, titolare con il fratello dell’azienda Pico Maccario, ottanta ettari in un corpo unico che ne fanno il vigneto coltivato a Barbera d’Asti più esteso del Piemonte. Poteva essere la trovata giusta per comunicare un territorio, anche il paesaggio è arte e semplicità, esattamente come il lavoro di quei bambini”. La scommessa. E così grazie alla maestria dell’artista alessandrino è nata la nuova scommessa, i vecchi sostegni in legno di castagno sono diventati opere d’arte, che colorano i vigneti. Idea che ha trovato presto estimatori tanto che oramai le “matitone” spuntano in diversi vigneti del Sud Piemonte. All’azienda Maccario ce ne sono anche nella barricaia accanto ai fusti dove riposa Epico, la Barbera d’Asti Superiore che nasce da una selezione e raccolta manuale di vigneti molto vecchi e da uve affinate tra 12 e 14 mesi in barrique di rovere francese che ha recentemente ottenuto i Tre Bicchieri dal Gambero Rosso e che quest’anno ha dato il nome al cavallo del borgo Torretta che si è classificato terzo al palio di Asti. Matitone che si uniscono alle enormi installazioni a forma di rana e lumaca della Kraking Art che danno il benvenuto nell’azienda. “Modernità e tradizione raccontata dal simbolo dell’azienda, la rosa - continua Maccario -, ne abbiamo piantate 4.500 con la duplice funzione di indicare il punto di inizio di ogni filare e di segnalare in anticipo, come insegnano i nonni, le malattie che potrebbero danneggiare le viti”. Arte che va di pari passo con la solidarietà “Tutto è partito dai bambini e dalla loro creatività - sottolinea il vignaiolo di Mombaruzzo - la matita mi fa pensare però non solo ai posti distanti ma anche alle nostre scuole, mancano risorse per il materiale didattico. Colori e carta igienica li compriamo noi”. L’occasione per consegnare al sindaco del paese Giovanni Spandonaro e alla dirigente scolastica Isabella Cairo l’“assegno della solidarietà” sarà la fiera del tartufo il 19 novembre, a Mombaruzzo.

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