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La Stampa

Brindisi al 2018, l’anno del cibo italiano … Da gennaio eventi per dare risalto alla cultura gastronomica nazionale... Dalla dieta mediterranea ai paesaggi vinicoli Unesco. E a tavola arrivano le etichette trasparenti... Il conto alla rovescia è iniziato e se i numeri di Coldiretti saranno confermati - 65 milioni di bottiglie di spumante italiano saranno stappate, l’8% in più dello scorso capodanno -, l’anno nazionale del cibo italiano non potrà che aprirsi sotto i migliori auspici. Da gennaio in tutta Italia ci saranno eventi, manifestazioni e appuntamenti che daranno risalto alla cultura e alla tradizione enogastronomica nazionale. “Sarà occasione per valorizzare i patrimoni Unesco legati al cibo come la Dieta mediterranea, i paesaggi vinicoli delle Langhe Roero e Monferrato e l’Arte del pizzaiuolo napoletano”, spiega il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che con il collega Dario Franceschini, ha lanciato l’iniziativa. Le stime della Coldiretti sulla domanda di spumante italiano si basano su un’indagine dell’istituto Ixè e devono fare i conti con un calo della produzione stimato tra il 10 e il 15% per effetto di una delle vendemmia più avare dal dopoguerra. Secondo L’organizzazione agricola guidata da Roberto Moncalvo, resta elevata con una produzione che dovrebbe comunque attestarsi attorno ai 600 milioni di bottiglie con in testa il Prosecco seguito da Asti e Franciacorta. Il 2018 sarà anche un anno di novità sulle tavole italiane: entreranno in vigore le norme per l’etichettatura di origine per pasta, riso e pomodoro ma si potranno anche mangiare gli insetti. Da febbraio. Da febbraio si parte con pasta e riso: nelle confezioni sarà obbligatorio indicare in etichetta l’origine del grano e del riso. A giugno toccherà a sughi e derivati del pomodoro avere più trasparenza sull’origine, come già successo nel 2017 per latte e formaggi. Entreranno in vigore, infatti, i decreti dei ministri Martina e Calenda che anticipano su questo fronte le scelte europee. La Commissione Ue, infatti, non ha ancora attuato pienamente il Regolamento 1169 del 2011 e Martina si dice pronto a difendere “questi provvedimenti in ogni sede anche dando battaglia a Bruxelles”. Per Coldiretti resta ancora da etichettare con l’indicazione dell’origine 1/4 della spesa alimentare degli italiani dai salumi ai succhi di frutta, dalle confetture al pane, fino alla carne di coniglio. Nel 2018 partirà anche il progetto dei nuovi distretti del cibo, strumento di programmazione territoriale che potenzierà le esperienze agroalimentari nei territori “guardando - spiega Martina - alla tutela dell’ambiente e alla creazione di posti di lavoro”. Gli insetti. Dal primo gennaio, infatti, si applicherà il nuovo regolamento europeo sui “novel food” che permetterà di servire gli insetti a tavola. In realtà la novità non sarà così immediata, gli insetti non saranno in vendita il giorno dopo Capodanno, perché ogni produttore deve chiedere un’autorizzazione, dimostrando che i suoi animali sono buoni da mangiare o comunque non fanno male all’uomo. Un rapporto della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di alimentazione, non dice quali siano le specie commestibili nostrane, ma di certo ne fanno parte grilli, cavallette, maggiolini e le camole della farina, quelle comunemente definite tarme e che in realtà sono dell’ordine dei coleotteri, lo stesso di coccinelle e scarabei. Insomma tra 10 e 25 specie di insetti commestibili.

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