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La Stampa

L’agricoltura biodinamica punta sull’export … Dal Piemonte alla Lombardia fino in Sicilia: 4500 imprese, 400 certificate... In dieci anni il numero delle aziende è raddoppiato: una su 5 investe nel vino e guarda all’estero... I numeri sono ancora piccoli, anche perché l’ingresso nel mondo del biodinamico è regolato da una selezione naturale perché cambia completamente il “fare agricoltura”. Ma quei dati indicano un trend di crescita che dura da una decina d’anni e che adesso può contare su 400 aziende certificate, l’avanguardia di altre 4000 mila che si sono avviate su questa strada. Imprese che hanno un fatturato che si avvicina ai duecento milioni una parte dei quali arriva dalle esportazioni verso Giappone, Stati Uniti e paesi scandinavi. Coldiretti ha scelto uno degli appuntamenti di FirenzeBio per avviare un ragionamento sul futuro di “queste nuove tendenze dell’agricoltura italiana sia sul fronte della gestione dei terreni che su quello dei consumatori sempre più attenti a scegliere prodotti legati a un’idea di benessere, sicurezza e sostenibilità”. Secondo Paolo Carnemolla, presidente di Federbio, “le aziende agricole biodinamiche sono diffuse a macchia di leopardo sul territorio italiano” e sono concentrate soprattutto in Lombardia e poi Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e al sud soprattutto in Campania e Sicilia. Le aziende biodinamiche - spiega la Coldiretti - sono presenti in tutti i comparti, dagli ortaggi all’allevamento, dal florovivaismo al vino al quale si dedica il 20% del settore. Ed è stato proprio il vino a fare da apripista, almeno secondo Carnemolla, alla diffusione del consumo degli prodotti biodinamici.

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