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La Verità

Un rosa di classe tra le vigne in riva all’Adige … In principio fula passione e dalla passione l’idea di sfruttare un angolo di magnificenza di paesaggio e di campagna trentini per creare un grande vino affidandosi ai due Cabernet e al Merlot. In principio fu la gentilezza d’intelletto e la fermezza d’impresa e la forza dell’incontro tra due uomini rari: il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga e il più raffinato, ostico, colto degli enologi, Giacomo Tachis. In principio fu San Leonardo, un uvaggio bordolese che solo i grandissimi di Francia riescono ad imitare, intenso per eleganza, fine per rango, ampio per territorio. Carlo Guerrieri Gonzaga porta avanti da mezzo secolo una viticoltura aristocratica nella valle di Avio là dove i suoi avi hanno rafforzato le radici di una presenza monastica altomedievale che ha portato qui la vigna e il Credo. Il “vangelo” vitivinicolo del marchese è: si coltiva secondo natura, si produce secondo coscienza, si offre al vino il rispetto che si deve all’anima della terra. Arrivare a San Leonardo è varcare le soglie della raffinatezza rurale: un gioiello il borgo, magnifiche la chiesa e la villa, armonici i go ettari di vigna, una coccola l’enoteca. In principio fu il solo San Leonardo, poi venne il Merlot in purezza di Villa Gresti e ora la produzione e la gamma si sono fatte più ampie anche per impulso del figlio di Carlo, Anselmo Guerrieri Gonzaga. Così arrivano il Carmenere e il metodo classico blanc de blanc da Chardonnay e almeno tre anni sui lieviti, sbocciano due bianchi di stile assoluto come il Vette (Sauvignon) e il Riesling. E poi l’ultima intuizione: dare al Lagrein, vitigno identitario del Nordest alpino, l’occasione di esprimere tutta la propria forza gentile. Nasce Gemma - dedicato a Gemma Gresti la paladina di San Leonardo - un rosato ottimo. Lagrein in purezza, macerazione di 3 ore e 6 mesi di affinamento in acciaio. Al bicchiere è rosa cipria, all’olfatto offre fragranza di lamponi e fragola di bosco, soffio di pompelmo rosa e corolla di rosa. Al palato è croccante come una ciliegia, fresco, con ritorno armonico sui toni fruttati. Perfetto da aperitivo con paste vegetali, con pesci crudi e anche di lago, con cucina speziata. Impeccabile per con canederli al burro fuso e speck e trote alla mugnaia.

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