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L'Espresso

Caleidoscopio in Lucania … Bianchi, rossi e rosati che uniscono con maestria Malvasia del territorio a Sangiovese o Sauvignon: Cantina De Biase ne fa di tutti i colori… Tra le novità più suggestive del movimento vitivinicolo lucano - tradizione che vanta testimonianze fin dai tempi degli Enotri - c’è indubbiamente Cantina De Biase, la creatura di Laura Marino e Giovanna De Biase. Nasce nel 2009, nel comune di Castronuovo di Sant’Andrea, nell’entroterra di quell’oasi mozzafiato che è il Parco Nazionale del Pollino, che, abbracciando due Regioni e tre Province, è l’area protetta più estesa della Penisola. Territorio collinare-montuoso, certo, ma di impressionante varietà geologica, completata da forti escursioni e naturale biodiversità: tutte caratteristiche ideali per la produzione di alto livello. Il lavoro è stato impostato proprio sulla campagna, con una gestione non interventista, successivamente approdata alla certificazione biologica. In cantina, invece, dove è determinante l'operato del giovane, ma già affermato, enologo Fabio Mecca, l’obiettivo è quello di accompagnare, mai sovrastare. Viste le premesse, ed aiutati dalla “nuova” denominazione Grottino di Roccanova DOP, nata proprio nel 2009, non si poteva che puntare alla qualità. Un lavoro che si destreggia tra bianchi, rossi e rosati, dove ai vitigni del territorio, come Malvasia Bianca e Nera di Basilicata, sono accostati internazionali come il Sauvignon o il Cabernet ed extra-territoriali come Montepulciano e Sangiovese, come nel caso dell’Urso lei Bianco o del Donnalucana Rosato. La viticoltura è un caleidoscopio di imprevedibile ricchezza, l'obiettivo di Cantine de Biase è quello di esplorarlo, senza porsi limiti. Grottino di Roccanova DOP Rosso Nettare dell’Enotria 2021. Un avvincente blend di Sangiovese, Cabernet, Malvasia Nera di Basilicata e Montepulciano capace di sintetizzare impagabilmente un territorio. Lampone rosso al naso, con sfumature di tiglio, sottobosco e ricordi di alloro. Alla beva succoso-salmastro, grande persistenza, con richiamo delle sensazioni di piccoli frutti e sentori officinali. Impossibile pensare ad un abbinamento migliore che con una tradizionalissima pignata.

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