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Vino e piatti tipici: la Brambilla tenta i turisti ... Il marchio Italia è ancora capace di vincere le crisi e i cambiamenti rapidi delle mode. In pochi, al mondo, resistono al richiamo di una vacanza, anche breve, nel Belpaese. Ma potrebbe vendere ancora di più e meglio. Si potrebbe, infatti, non investire su un turismo sganciato dalla solita alta stagione e farlo diventare attrattivo per tutto l’anno. E perché non cercare percorsi alternativi, come quelli legati all’enogastronomia? Alla ricerca di sapori genuini, strade dell’olio, del vino, dei prosciutti, per la felicità di tanti palati afflitti dal cibo globalizzato? Tutto ciò ha convinto il neo ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla a istituire una Commissione per la promozione e il sostegno del turismo enogastronomico, di cui è presidente onorario Gualtiero Marchesi, ambasciatore nel mondo della grande ristorazione italiana. L’iniziativa è stata presentata ieri con una conferenza stampa in occasione della prima uscita da ministro dell’ex sottosegretario Brambilla. La Commissione nasce all’interno del Comitato per le strategie e lo sviluppo dei prodotti turistici italiani istituita presso il Ministero. “Dobbiamo dare vita ad una politica nazionale del turismo”, ha spiegato il ministro, “perchè questo possa essere sfruttato al meglio e possa fare il salto di cui ha bisogno, sfruttando risorse che giacciono inutilizzate. Basti pensare al Mezzogiorno. Per questo è necessario sviluppare altri percorsi: l’enogastronomia ha un grandissimo potenziale, attrae già milioni di turisti, specialmente stranieri e in grado di spendere molto”. Il ministro ha poi annunciato la firma di un accordo con i ministeri del Turismo spagnolo e francese, per lanciare un pacchetto da vendere presso i mercati internazionali. Inoltre, sono in arrivo semplificazioni delle procedure amministrative per chi vuole aprire un’azienda nel settore turistico, una misura normativa definita dalla Brambilla “fondamentale”.

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