02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Libero

Le sensazioni del sommelier ... Quel rosso cupo con le note profonde delle canzoni di Mina... Quando arrivai in Italia, ormai tanti anni fa, la mia conoscenza della lingua italiana era praticamente
nulla, avendo studiato il castellano e confondendo il verbo essere con l’avere come se nulla fosse! La mia compagna ideale nel bel paese per il primo anno, dopo le ore di classe, fu Suor Virginia con il suo righello di legno, l’enorme dentiera e ore e ore a fare analisi logica e grammaticale, allora mi sembrava un incubo, ora la ringrazio in silenzio. Unico escamotage per superare quegli esercizi così lunghi e ripetitivi, era imparare l’italiano ascoltando anche tanta musica nella “bella lingua”. Gli artisti che mi avevano consigliato per i loro testi furono Battisti e Mina. Ancora oggi quando ascolto le loro canzoni, penso a quel periodo in cui ragionavo e sognavo solo in spagnolo e parlavo in italiano con l’accento di Belen Rodriguez. Poi dopo anni arrivò l’interesse per i vini di questo meraviglioso paese e fra questi ad un certo punto mi imbattei in lui: il Sagrantino di Montefalco Docg. Di questo vino sapevo veramente poco. Che era umbro, che veniva da una zona che era quella di Montefalco e di pochi comuni limitrofi e che era un rosso di grande capacità di invecchiamento, intorno ai 15/20 anni. Una sera con gli amici mentre ero in mezzo agli scatoloni per l’ennesimo trasloco, aprii una bottiglia di Sagrantino di Montefalco 25 anni di Caprai, l’avevo tenuta nello scatolone delle cose preziose: Non toccare, su questa scatola c’è un anatema! E mentre imbastivo un pranzo arrangiato fra tutto quel caos, ecco che il sottofondo musicale si irradia con il timbro inconfondibile di Mina e il suo “Uomo per me”. Mai canzone fu più azzeccata per un vino. “...È forte con me, e da uomo sa dir parole d’amor, ma ciò che amo in lui è il ragazzo che nasconde in sé... è sicuro di sé... da uomo son già i progetti che ha e i sogni che fa...”. E si, perché il Sagrantino è proprio così, forte, impenetrabile, complesso, sanguigno, maschio, potente, anche se invecchia rimane vivo, e con un animo young. Riconosciamo la mora di rovo, prugna, cuoio, tanta frutta rossa matura, spezie e un finale vanigliato, vellutato e unico. So già dove mi porterà e che sensazioni mi regalerà, anche se si presenta con questa scorza ruvida tutta umbra. Da allora primeggia sempre fra le bottiglie della mia cantina. Grazie Mina, ora so che: “... Mai nessuno saprà separarlo da me, ogni giorno saprò con lui restar...”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su