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Tendenze 2011 nell’indagine Mps… … Export e grande distribuzione nel futuro del vino … Un 2011 all’insegna dell’aumento di fatturato, sostenuto soprattutto dall’export e ruolo sempre più preponderante della Gdo fra i canali distributivi. Ecco il “sentiment” generale del vino del Bel Paese, fotografato dall’ “Osservatorio Mps sul vino italiano” presentato nel recente Forum Banca Mps. Un’indagine dell’Area research della Banca senese basata sulle informazioni raccolte presso la rete di vendita del Gruppo Montepaschi, le interviste con 100 fra le aziende più importanti del comparto e molti specialisti dell’agroalimentare. Circa i due terzi del campione prospetta un aumento del fatturato per il 2011: per la maggior parte su livelli inferiori al 5%,maper una fetta significativa (il 15,1%) sopra al +10%. La crescita del fatturato ipotizzata è dovuta principalmente ad un aumento dei volumi, anche se un terzo degli intervistati si attende pure un lieve aumento dei prezzi. Quasi il 95% dei protagonisti dell’”Osservatorio Mps sul vino italiano” si aspetta un aumento delle vendite all’estero nel 2011: la maggioranza (53,4%) prevede un incremento del 5%, ma ben il 22,5% si spinge ad ipotizzare una crescita sopra al 10%. I consumi di vino nei paesi emergenti a cominciare dai cosiddetti “Bric” (Brasile; Russia, Cina e India) continuano, infatti, a crescere in controtendenza rispetto ai consumi italiani (ormai prossimi ai 40 litri pro-capite dai 120 litri degli anni ‘70). Il futuro del settore vitivinicolo appare insomma sempre più legato all’export. Il 2010 si è aperto, infatti, con il ritorno di un cauto ottimismo sui mercati, grazie ad una crescita delle esportazioni nei primi sette mesi dell’anno, del vino made in Italy del 4% in volume e del 7% in valore, sotto la spinta dei Paesi Terzi a front di un recupero più contenuto dell’Ue. Per l’80% del campione la prospettiva di maggiori vendite arriva dalla Cina (per ora, tuttavia, un mercato caratterizzato da un consumo di vino di qualità non altissimo), seguita dal 78% per i mercati del Nord Europa e Svizzera. Nei mercati tradizionali, quali Usa e Germania si confermano le tendenze positive. Buone prospettive per le economie emergenti, quali India, America Latina (spicca il Brasile) ed Est Europa (in testa la Russia). La ricerca si sofferma anche sulle potenzialità dei canali di vendita, individuando la continua crescita della Gdo ormai prossima al 50% delle vendite complessive di vino in Italia, grazie anche all’upgrading dell’offerta, alla facilità di accesso e, secondo i produttori sondati, pure alla maggiore certezza e velocità nei pagamenti. Enoteche e wine bar rappresentano una buona opportunità per prodotti di elevata qualità e per avvicinare nuovi consumatori anche tramite nuove forme di consumo, come il vino “al bicchiere”. In crescita anche la preferenza per la vendita diretta nelle cantine, soprattutto da piccoli produttori o da chi pratica l’enoturismo. L’analisi Mps individua anche le criticità del comparto che passano, principalmente, dal basso rapporto ricavi/costi, dovuto principalmente alla frammentazione dei produttori (oltre
400.000), dalla debolezza della fase di promozione - commercializzazione, dalla riduzione dei consumi interni, dall’accesso ai mercati esteri e dall’ingresso di nuovi competitors.

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