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Libero

Dall’Abruzzo… … “Semivicoli e il codice Masciarelli” … Marina Cvetic ha raccolto la sfida di un grande: Gianni… “E’ stata dura, ma non mi sono mai sentita sola: Gianni è sempre con me. La sua sfida è diventata la mia vita e mi basta seguire il “Codice Masciarelli” per sapere come devo portare avanti la mia azienda”. Mari Cvetic è serbocroata (papà serbo, mamma croata) nella sua vita ha fatto tutto prima per passione e poi ragione. Come quando incontrò Gianni Masciarelli: un grande della vigna italiana. “Ci siamo sposati nel giro di un anno. Da allora ho seguito passo a passo il crescere del suo sogno che è diventato la nostra azienda e la nostra vita”. Poi un giorno di tre anni fa improvvisamente Gianni Masciarelli è venuto a mancare. “Mi sono sentita smarrita - confessa
ora Marina cui il marito ha dedicato l’etichetta di due grandissimi vini un Montepulciano e un Trebbiano d’Abruzzo che sono il volto nobile di questa regione sulle tavole del mondo - soprattutto perché avevamo da sistemare il castello di Semivicoli. Ma io avevo lavorato sempre a fianco di Gianni: fin da quando avevamo solo venti ettari e tante idee per la testa. Sai cosa mi diceva ogni
volta? Ti prometto che questo è l’ultimo pezzo di terra che compro. Ma è troppo bella, non posso rinunciare. Così siamo arrivati a trecento ettari”. Fece nello stesso modo anche con Semivicoli. “Sì - ricorda Marina - lui era un sognatore. Mi diceva sempre: ti voglio comprare un castello. E io con una scusa o con l’altra rimandavo, cercavo di sviarlo. Ma un giorno mi arrivò a casa e mi disse: dammi un quarto d’ora. E mi portò a vedere Semivicoli. L’aveva già comprato”. Oggi dopo tre anni di restauri è uno dei realis più beli d’Italia, un luogo dove la cultura dell’accoglienza e quella del vino si fondono per creare un’atmosfera unica. “È stata - dice Marina - la mia ultima sfida, a vincerla mi ha aiutato il codice Masciarelli: passione, determinazione e impegno”. E con lo stesso impegno i vini di Masciarelli continuano grazie a Marina ora affiancata dalla figlia maggiore a viaggiare per il mondo. “Devo dire la verità - si congeda Marina con quel suo sorriso dolcissimo e insieme determinato - per me fare i vini d’Abruzzo è tenere vivo un amore: l’amore per Gianni”.

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